24, Settembre, 2025

La nuova vita di Ofelia: sta bene, è serena e soprattutto amata. Siamo andati a trovarla

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La sua storia ha tenuto con il fiato sospeso non solo il Valdarno ma anche l’Italia per la risonanza che ha avuto. E adesso che si è lasciata alle spalle quel drammatico 3 luglio, quando il suo proprietario l’ha massacrata e ridotta in fina di vita, e che ha davanti a sè una splendida vita siamo andati a trovarla per far vedere a quanti si sono preoccupati per lei come sta e come sta vivendo la sua rinascita. Poi spegneremo i riflettori su di lei per darle la pace e la serenità che si merita. (Tutta la vicenda qui)

Ofelia, 12 anni, è tornata nella casa dove è nata, nella famiglia che l’ha accudita e amata nei primi mesi di vita, quelle famiglia che, per un mero errore burocratico, è sempre risultata essere la sua ‘proprietaria’ anche se fino all’accaduto non lo sapeva.

Chissà se ha riconosciuto i luoghi, la casa, il prato dove ha mosso i primi passi comunque sia qui adesso è serena e tranquilla. Fisicamente ha ripreso le sue funzionalità, sta seguendo una dieta per eliminare i chili in più accumulati, e sta ricevendo le cure del caso. Ma soprattutto si è subito ambientata bene anche con la mamma Helga, 16 anni, che segue dappertutto, e il fratello, Ciak. E’ già tanto affezionata a Serena che, grazie al Comune di Figline Incisa e ad Enpa Valdarno, è riuscita a portarla a casa dalla Clinica veterinaria di Arezzo dove è stata curata e a darle tutto l’amore di cui ha bisogno e che merita.

E’ la stessa Serena Torricelli a raccontarci come sta adesso Ofelia.

Ad occuparsi della vicenda di Ofelia è stata anche l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, madrina della legge per la tutela dei diritti degli animali, entrata in vigore il primo luglio, che ha presentato denuncia contro il proprietario della bassottina e che ha voluto Serena e Ofelia e la loro vicenda all’interno della trasmissione che conduce su Rete4 la domenica mattina alle 10.05.

Una storia, quella di Ofelia, per fortuna terminata con un emozionante lieto fine come spesso, invece, non accade in altre terribili vicende simili alla sua.

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