23, Novembre, 2024

Mettono in vendita scarpe di Michael Jordan, furgoni e premi di assicurazione: in realtà erano tutte truffe. Quattro denunce

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Oggetti di un valore preciso, messi in vendita su piattaforme online a prezzi estremamente (e sospettosamente) vantaggiosi: è sempre lo stesso il modus operandi dei truffatori sul web, tanto che i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni, che negli ultimi giorni si sono occupati di altre tre truffe denunciando quattro persone, mettono in guardia i cittadini: “emerge ancora una volta la necessità che i cittadini valutino con attenzione tutte quelle situazioni in cui si trovano di fronte ad offerte troppo convenienti”, sottolineano. Anche perché succede sempre così: l’offerta è allettante, il cliente paga (a volte tutta la somma, a volte solo un anticipo) e poi il venditore scompare nel nulla, oppure l’oggetto non è quello promesso. E così è accaduto per questi tre episodi.

Nel primo caso, che ha visto l’impegno dei Carabinieri di Castelfranco Piandiscò, tutto è iniziato quando la vittima, un giovane collezionista, effettuando delle ricerche su una APP dedicata al collezionismo di merchandising fashion-sportivo, si è imbattuto in un’offerta di vendita di un paio di scarpe sportive, replica delle calzature da pallacanestro indossate da Michael Jordan quando negli anni Novanta calcava il parquet della NBA statunitense. Scarpe che sul mercato del collezionismo possono raggiungere quotazioni di svariate migliaia di euro e che invece, nell’annuncio in questione, erano state messe in vendita a 750 euro: somma che l’ignaro collezionista ha immediatamente provveduto a versare con un bonifico. Salvo poi, una volta ricevuto il pacco, accorgersi che le scarpe erano un falso ben realizzato.

A quel punto si è rivolto ai Carabinieri della Stazione di Castelfranco Piandiscò che sono riusciti a ricostruire l’accaduto: dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, infatti, gli investigatori dell’Arma dei Carabinieri sono riusciti a risalire all’identità del truffatore, una giovane residente nel nord Italia, a sua volta inserita nel circuito del collezionismo fashion-sportivo. La donna è stata deferita per truffa in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.

Gli altri due episodi hanno invece visto operare i Carabinieri di Levane che, nel primo caso, hanno identificato un pregiudicato campano che aveva messo in vendita su un popolare portale online dedicato alla vendita di autoveicoli un furgone usato, ad un prezzo particolarmente vantaggioso. L’acquirente gli aveva fatto un bonifico di alcune centinaia di euro a titolo di acconto, e poi gli aveva consegnato un assegno a titolo di saldo, di circa 5mila euro. Il tutto per un furgone che però non è mai stato consegnato: il mezzo, hanno infatti appurato i carabinieri, era già stato oggetto di passaggio di proprietà in favore di un terzo soggetto, risultato estraneo ai fatti. Per questo il pregiudicato campano è stato deferito in stato di libertà alla procura della Repubblica di Arezzo.

Un’altra indagine lampo, sempre condotta dai Carabinieri della Stazione di Levane, ha invece consentito di denunciare due donne pregiudicate, che avevano messo in vendita online una finta assicurazione auto, riproducendo marchi e loghi di una notissima compagnia di assicurazioni, convincendo una giovane donna residente appunto a Levane a fare un bonifico da 300 euro a titolo di saldo del relativo premio. Anche in questo caso, le indagini tempestivamente compiute dagli investigatori dell’Arma hanno consentito di ricostruire il flusso del denaro, identificare le due donne e deferirle per truffa in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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