Si è aperto poco dopo le 18 il consiglio dedicato al Serristori, in seduta aperta al pubblico. Presente il vicedirettore della Asl10 Appicciafuoco
Si è aperta alle 18.25 la seduta del consiglio comunale di Figline e Incisa dedicata all'ospedale Serristori. Oltre al sindaco, la giunta e i consiglieri, erano presenti Alberto Appicciafuoco, vicedirettore Asl10, Giancarlo Landini, dir. dipartimento medicina e specialistiche mediche, Francesca Ciraolo, referente presidio Serristori e SS Maria Annunziata, Franco Franceschini, dir.chirurgia generale zona sud est, Andrea Bribani, medicina Serristori. " Noi vogliamo rispettare il patto territoriale", ha affermato Alberto Appicciafuoco.
Cittadini, politici e associazioni hanno affollato la sala Staderini. La prima a prendere la parola è stata il sindaco Giulia Mugnai che ha annunciato i lavori della ristrutturazione delle sale operatorie oculistiche: saranno pronte ad aprile. "Il Serristori non è messo in discussione – ha continuato il sindaco- l' assessore Marroni ha promesso altri 2 milioni di euro per il presidio. Chiediamo però ancora rassicurazioni sui tempi degli interventi. Non si può aspettare oltre. Il Serristori è una risorsa del territorio. Spero che questa sia l'occasione per sgombrare il campo dallo spettro della chiusura".
Francesca Ciraolo ha evidenziato alcuni numeri del Serristori: 70 posti letto, 61 ordinari e 15 della chirurgia, 3 della subintensiva, 9 del day hospital. Il pronto soccorso registra 15.000 accessi annui. Nel 2014 sono stati 500 i ricoveri in più rispetto alll'anno precedente. La referente della Asl10 per il Serristori ha anche ribadito il ruolo dell'attività chirurgica dal lunedì al venerdì.
Valentina Trambusti della lista civica Salvare il Serristori ha rimarcato le difficoltà del presidio, il prepensionamento dei medici, e i posti letto concessi alla clinica privata Frate Sole e non all'ospedale figlinese. "Perchè Sindaco e assessori non intervengono?" ha chiesto.
Molti altri gli interventi: da Cgil e Cisl a Nicola Nascosti che ha chiesto il rispetto dei patti territoriali, da Mario Bonaccini vicepresidente del Calcit del Valdarno fiorentino che ha messo in evidenza le condizioni dei locali del centro oncologico e ne ha chiesto la ristrutturazione "Altrimenti prenderemo provvedimenti" a Clara Mugnai che ha parlato di un ospedale a rischio. Ancora: molti esponenti del Movimento 5 Stelle e altri che hanno messo in evidenza il fatto che i patti territoriali siglati nel 2013 non sono stati rispettati. "Le emergenze vengono dirottate a Ponte a Niccheri. Nello scorso anno su 119 casi 92 sono stati portati a Santa Maria Annunziata. Il Serristori non è stato potenziato".
Ha alzato la voce Andrea Calò, dei Cobas sanità:
“Un consiglio comunale farsa – attacca il sindacalista dei Cobas, Andrea Calò – Invece di aver chiamato i sottoscrittori del patto il sindaco ha invitato i dirigenti che hanno recitato il foglio scritto dal direttore generale: e quindi seconda la direzione dell’asl l’ospedale va bene, è in sicurezza e ci sono i finanziamenti. In realtà continua ad essere fatiscente, la programmazione prevista non viene attuata, mentre l’ospedale viene depotenziato e trasformato in casa della salute. Le sorti dell’ospedale sono appese ad un filo e purtroppo il sindaco si conferma inattendibile e poco autorevole”. Calò chiede per questo all’Asl di “rispettare gli impegni per la manutenzione e la messa in sicurezza, così come per le attività: devono essere inviati i professionisti mancanti affinché l’ospedale possa operare. che partano gli impegni manutenzione e messa in sicurezza, che siano assicurate le attività, inviati i professionisti che mancano affinchè questo ospedale possa effettivamente operare. E che venga interrotto questo processo pericolosissimo di esternalizzazione. Mi riferisco alla vicenda Frate Sole”.
Nicola Nascosti, consigliere regionale di Forza Italia:
“Noi ci schieriamo per la difesa e tutela dell’ospedale Serristori. Siamo preoccupati per la mancanza del rispetto dei patti territoriali, che erano una garanzia per la salvaguardia del presidio, ma anche per la recentissima riforma sanitaria che, se approvata, metterà di nuovo a rischio il Serristori. Ci sono meno risorse e anche meno professionisti: dobbiamo far sì che l’ospedale venga tutelato”.
Su tutti il vicedirettore della Asl10 Alberto Appicciafuoco:
"Noi rispetteremo il patto territoriale, ci sono tutti gli elementi oggettivi per farlo. L'azienda ha tutte le intenzioni di rispettare il patto sottoscritto con i sindaci del Valdarno. La Regione Toscana vuol sostenerci anche nell'impegno economico. Le attività nel 2014 sono aumentate. Abbiamo parlato dell'attività oculistica che serve anche ai cittadini del Valdarno. Noi contiamo di fare 4 – 500 interventi di cateratta. Mi sembra che ci sia la volontà dell'azienda di collaborare con il sindaco di Figline Incisa ma anche con gli altri del Valdarno".
Intanto l'assessore Luigi Marroni il 30 gennaio scorso ha annunciato risorse in favore del Serristori: " In merito alla riqualificazione del presidio ospedaliero Serristori di Figline – scrive al sindaco – questo assessorato conferma quanto già espresso nella precedente comunicazione in merito al'assegnazione di 2 milioni di euro. Si ribadisce, inoltre, la volontà di assumere ogni iniziativa utile a sostenere la realizzazione dell'investimento relativo al presidio ospedaliero in questione, anche attraverso la previsione di ulteriori risorse finanziarie nei futuri piani di investimento per circa 2 milioni di euro, aggiuntive rispetto a quelle già preventivate nella suddetta nota ed in ogni caso nei limiti delle normative e procedure regionali vigenti in materia".
Ha collaborato Eugenio BIni