Si discuteva la mozione presentata dal gruppo Centro Sinistra per San Giovanni a sostegno del Disegno di Legge Zan. Le Liste civiche sangiovannesi sono uscite dall’aula. Intervengono l’assessore Laura Ermini e lo stesso gruppo di maggioranza
Si discuteva della mozione, presentata dal gruppo Centro Sinistra per San Giovanni, a sostegno del Disegno di Legge Zan dal titolo “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità” quando i consiglieri delle Liste civiche sangiovannesi hanno abbandonato l'aula virtuale del Consiglio comunale. "Sono rimasta molto stupita e profondamente rattristata", ha commentato l'assessore Laura Ermini sul suo profilo facebook. "Rimaniamo allibiti da questo comportamento, giustificato con la decisione di votare solamente atti che riguardino il livello locale", sottolinea il gruppo di maggioranza.
L'assessore Erminio continua a spiegare: "Il capogruppo del gruppo di minoranza, al momento della discussione, ha motivato così l’uscita: 'Come per tutte quelle mozioni e azioni che riguardano contesti nazionali e che non riguardano la nostra vita amministrativa, come le Liste Civiche hanno sempre fatto, senza entrare assolutamente nel merito della mozione presentata, noi non intendiamo né discutere né votare questa mozione. Quindi comunichiamo la nostra uscita dall’assise'. Ritengo fondamentale che ogni persona sia libera di esprimere la propria idea, anche se contraria, ma non ci si può esimere dal confrontarsi sui i diritti civili e la loro tutela, qualsiasi sia il livello a cui se ne parla, locale o nazionale. Si può essere contrari ad una proposta di legge, ma non ci può sottrarre dal parlare di un tema che tocca ogni giorno la vita di molte persone. La lotta e l’impegno al riconoscimento dei diritti di tutte le diversità, dalle persone Lgbtq a quelle con disabilità o provenienti da altre culture, è una lotta per il futuro, per il rispetto di ogni individuo, per la possibilità per tutti di sviluppare le proprie qualità personali e le proprie inclinazioni. Una lotta per una società civile, interculturale e per la pace".
Laura Ermini conclude: "La libertà di ogni singolo, il suo diritto ad essere e divenire, è una questione che deve essere appoggiata, dibattuta e discussa ad ogni livello politico. Non è tollerabile vedere dei consiglieri allontanarsi dall’assise ritenendo che l’argomento non riguardi il perimetro del proprio comune. Questo atteggiamento, difatti, non è espressione di una propria idea ma disinteresse e indifferenza per le idee ritenute degne di attenzione da parte dei propri concittadini".
Anche il gruppo Centro sinistra per San Giovanni commenta: "Considerato l’aumento in termini numerici e di gravità di atti di violenza nei confronti di persone omosessuali e transessuali, moltiplicando così le discriminazioni per motivi di genere, per l’orientamento sessuale o per la disabilità, riteniamo fondamentale l’approvazione di questo disegno di legge nel più breve tempo possibile. Rimaniamo allibiti da questo comportamento, giustificato con la decisione di votare solamente atti che riguardino il livello locale. Forse le liste civiche ritengono che i diritti civili non riguardino i cittadini di San Giovanni Valdarno? I diritti riconosciuti a livello nazionale si ripercuotono anche a livello locale, e la tutela dei cittadini sangiovannesi dipende dalle leggi nazionali. Non esiste un limite municipale per i diritti".
"Non partecipare alla discussione – al di là delle opinioni personali sul disegno di legge – è un comportamento irrispettoso nei confronti sia della sede istituzionale in cui ci troviamo, sia dei cittadini che dovrebbero rappresentare".