La donna riceveva all’interno degli spazi di un’associazione culturale di Montevarchi, e negli anni avrebbe seguito decine di pazienti. E si faceva pagare spesso a nero: secondo le Fiamme Gialle, ci sarebbero almeno 71mila euro di proventi non dichiarati. Chiesto il rinvio a giudizio
Per anni ha praticato psicoanalisi, ipnosi e terapie, prescrivendo farmaci e trattamenti ad ignari pazienti che ritenevano di essere al cospetto di un’affermata professionista. E invece si spacciava per psicologa, psicoterapeuta e psichiatra: in realtà non ne aveva alcun titolo, secondo quanto scoperto dall'indagine portata avanti dalla Guarda di Finanza di San Giovanni.
La donna non era iscritta all'ordine professionale, e aveva conseguito una laurea in Argentina, ma senza averne mai ottenuto il riconoscimento in Italia. Nonostante questo, le Fiamme gialle hanno ricostruito la sua attività, scoprendo decine di clienti, anche in cura con lei da anni.
La finta psicologa riceveva sia a Firenze, in uno studio la cui denominazione era 'psicoterapeutico', sia a Montevarchi, all'interno dei locali di una associazione culturale: la sua pratica, in questo ambito, era definita di 'counseling', ma di fatto metteva in atto tutte le attività di un vero psicologo. L'associazione in questione, che le metteva a disposizione la sede, non era a conoscenza delle sue false credenziali, e non è risultata avere alcuna responsabilità nell'indagine.
La Guardia di Finanza ha portato alla luce non solo un’attività svolta senza i requisiti professionali necessari, sfruttando la vulnerabilità psico-emotiva delle persone che chiedevano aiuto, talvolta anche minorenni, spesso persone in condizioni di disagio, insicurezza e stati ansiosi. Ma ha anche rilevato che la donna si faceva spesso pagare in nero: dai 40 a 60 euro a seduta, con una media di due o tre sedute settimanali a paziente
che, in alcuni casi, si protraevano addirittura da anni.
Basandosi soltanto sulle testimonianze emerse, la falsa psicologa avrebbe incassato almeno 71mila euro senza dichiararli al fisco. Per lei la Procura della Repubblica di Arezzo, a chiusura delle indagini dei finanzieri sangiovannesi, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’esercizio abusivo della professione di psicologa. E nel frattempo è stata chiusa l'attività che svolgeva a Montevarchi.