L’intervento della consigliera comunale e segretaria Pd di Montevarchi, in particolare sul fronte anziani ed estremamente vulnerabili
Una dura riflessione sull'andamento della campagna vaccinale in Toscana, con l'appello a invertire la rotta il prima possibile e accelerare con le somministrazioni, migliorando anche i sistemi informatici per le prenotazioni: è quanto scrive Elisa Bertini, consigliera comunale e segretaria PD a Montevarchi.
"Sono molto preoccupata – afferma Bertini – per la situazione relativa alla somministrazione dei vaccini alla popolazione fragile nella nostra regione. Sgombriamo il campo dalle ipotesi: mancano i vaccini e questo caos è generato da una gestione rallentata da parte dell’Europa. Ma questa non deve e non può essere una giustificazione per la Toscana. Mi pare sbagliata la polemica aperta nei confronti dei medici di base per i ritardi nelle vaccinazioni degli ultra ottantenni. Non è una loro responsabilità: la verità è che avevano pochissime dosi a disposizione".
"Siamo sempre stati un’eccellenza nella sanità, una delle migliori in Europa e nel mondo, per moltissimi aspetti lo siamo ancora, ma la gestione dei vaccini per il COVID alla popolazione debole mi sta molto preoccupando – continua la consigliera PD – e credo che dobbiamo invertire subito la rotta a tutela delle fasce più vulnerabili della nostra popolazione. I dati sulle somministrazioni agli Over 80 in Toscana, al 24 marzo restavano complessivamente le più basse d'Italia, col 6,1% di ciclo completo, cui si aggiunge il 23,7% di prime dosi. Solo la Sardegna fa peggio per la seconda dose (5,6%), ma con un altro 30,9% che almeno ha già fatto la prima somministrazione. La Toscana è lontanissima da Bolzano (quasi 70% di anziani coinvolti almeno con la prima dose e un 41% già immunizzato) o Trento (60%), ma anche da Basilicata, Lazio ed Emilia Romagna (oltre il 50%)".
Ai numeri di somministrazioni basse si sono aggiunte anche le difficoltà di prenotazione, continua Bertini: "Il crollo ripetuto del sistema informatico di gestione della prenotazione del vaccino per gli estremamente vulnerabili ha generato un percorso a ostacoli per le migliaia di utenti che hanno cercato, molti invano per tutto il giorno, di accedere al sistema. Uno strumento, quello utilizzato per la prenotazione, evidentemente non in grado di supportare la mole di richieste contemporanee arrivate, che ha generato disservizi a ripetizione. Non è ammissibile! Così come penso, con grande sincerità, che non sia ammissibile aver vaccinato certe fasce di popolazione senza dare fina da subito la priorità ad anziani ed immunodepressi che sono ancora in attesa".
"La fiducia dei cittadini sta venendo meno – conclude l'esponente PD di Montevarchi – consiglierei di ammettere gli errori, di invertire la rotta e recuperare i ritardi. Dobbiamo mettere in campo ogni forza per creare strutture che vaccinino subito con efficacia e rapidità la popolazione più fragile e gli anziani. Non c’è più tempo. Dobbiamo agire ora!".