23, Novembre, 2024

Lettera aperta di Morbidelli (Lista Civica) al presidente Giani: “Territori sicuri, test solo parziale e tanta propaganda”

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Il consigliere di opposizione punta il dito sulle modalità scelte da Amministrazione comunale e Regione Toscana per affrontare la questione dei contagi sul territorio, e in particolare sull’iniziativa di screening a tappeto

Una lettera aperta firmata dal consigliere comunale di opposizione Marco Morbidelli, presidente della Lista Civica Castelfranco Piandiscò, e indirizzata al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Nel mirino di Morbidelli finiscono le modalità con cui l'amministrazione regionale, e quella comunale, hanno affrontato l'emergenza contagi sul territorio. 

"Ho osservato con attenzione – scrive Morbidelli rivolto a Giani – la sua propaganda fatta con i media e in presenza con l’amministrazione Cacioli e tutta la Asl schierata e mi sono detto: tutta questa pompa magna mi ricorda qualcosa. Mi ricorda i regimi rossi, quelli che spesso schierano l’apparato per intimidire, scoraggiare contestazioni ed affermare la giustezza del loro operato. Purtroppo le ricordo che si avvale di strutture pubbliche, personale e medici che dovrebbero far altro, che presenziare a conferenze stampa o sfilate. Io sono solo un consigliere del gruppo di minoranza, ma rappresento il pensiero di molti cittadini: questi cittadini le mandano a dire che sarebbero anche stanchi di assistere a questa propaganda settimanale a scopo sanitario e vaccinale".

Morbidelli critica a Giani di aver "presenziato con assessori e sindaco, che avrebbero dovuto essere a riflettere sul perché hanno chiuso scuole elementari, medie e asili nido dal 1° marzo e poi si sono messi a far tamponi in massa. Riflettere su come hanno gestito la pandemia: mentre facevano ordinanza di chiusura delle scuole, squadre di pallavolo dilettantistiche hanno giocato fino a domenica 14 marzo nelle palestre delle scuole comunali. Ha senso fare tamponi a posteriori, quando lo stesso sindaco ha chiuso le scuole solo sul sentimento e la paura o perché l’ha condiviso col Presidente della Regione? E poi solo ad 1/5 degli abitanti: ritenete, dopo aver fatto 2219 tamponi su una popolazione di 10mila persone ed aver trovato 9 positivi e 2 a bassa carica, di essere autorizzati a dichiarare che avete reso il territorio di Castelfranco Piandisco’ sicuro?". 

"L'opposizione – continua il consigliere comunale – aveva chiesto uno screening di massa, significa su tutta la popolazione, non sul 20% e due frazioni su quattro. Chi si è inventata questa storiella, tace, non riesce neppure a commentare i risultati. La percentuale dei positivi è pari a 0,4% e se si considera che il campione è consistente, nonostante che il test sia una semplice fotografia che vale solo per il momento, si potrebbe comunque eccepire che non ha avuto senso chiudere le scuole, perché il dato è ampiamente sotto tutte le medie nazionale, provinciale e regionale e che una % così bassa di positivi ci autorizza a chiedere come mai non siamo zona bianca come la Sardegna? Lei obietterà che qui ci sono contatti da comune a comune che vanno fermati perché intorno ci sono zone rosse. Errore. Dal 14 marzo siamo chiusi in zona rossa anche noi senza possibilità di muoversi perché siamo in provincia di Arezzo".

Morbidelli cita poi il 'caso' della frazione di Matassino, "parte di Reggello, parte di Castelfranco Piandisco’ e parte di Figline, ma quest'ultimo comune è su Firenze ed è restato in arancione. Non le pare eccessivo, ridondante e persino ridicolo questo vostro comportamento? Presidente Giani, lei è venuto a Castelfranco Piandisco’ ben 3 volte negli ultimi 7 anni, domenica, qualche anno fa per l’inaugurazione di una scuola a Piandisco’ con l’Imam, e nel 2014 alla Badia di Soffena. Ecco, noi siamo ancora ad aspettare soluzioni per la Badia di Soffena, dopo il convegno con Cacioli, appena eletto sindaco del comune unico. Sono passati 7 anni. Per favore, non venga a presenziare e promettere quando sa che una volta finita la visita la sua agenda ricorda solo l’avvenimento per la sua statistica e non produce alcun effetto per il territorio che l’ha invitata e ospitata. Non venga a farsi propaganda. E quando il sindaco la invita, sia tanto cortese da ricordargli che lei vorrebbe incontrare anche l’opposizione. Le istituzioni non possono far finta che non ci siamo".

In conclusione, Morbidelli torna sull'iniziativa di screening: "Ritengo che quello di territori sicuri sia un inutile dispendio di energie, come montare e smontare postazioni da campo per il solo scopo di mostrare un’efficienza che non è sostanza, che vive per fortuna su volontariato gratuito, di persone che ci credono, perché fare il bene a volte è sufficiente a stare bene. E siccome queste persone ci credono, non vi potete permettere di usarle per inutili dimostrazioni di forza. L’organizzazione ha avuto la consistenza di un’esercitazione. Invece di far dichiarazioni da salvatori della patria, ci dica il sindaco, ci dica Lei Presidente a cosa è servito spendere questi soldi, i soldi di tutti e quale beneficio ne trarranno i cittadini di questo comune. Altrimenti valuteranno la Corte dei Conti e le altre istituzioni competenti cui metteremo a disposizione la nostra riflessione". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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