24, Novembre, 2024

Il ricordo di Faisa illumina la città. “Non dobbiamo dimenticare: perché non succeda mai più”

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La fiaccolata in memoria della giovane che dieci anni fa morì di freddo in una panchina di piazza Repubblica a Montevarchi è l’occasione per lanciare un messaggio di fratellanza e accoglienza. La musica accompagna la commemorazione, presente la mamma della giovane

Due giorni prima del Natale del 2004, Montevarchi pianse la scomparsa di Faisa, ragazza di origini somale, morta di freddo su una panchina di piazza della Repubblica. Dieci anni dopo, la città ha ricordato Faisa con una fiaccolata partita da piazza Varchi e una commemorazione in quella stessa piazza. 

Decine di persone che hanno partecipato, accompagnati dalla musica: quella dei ritmi africani dei Groova Groova, in piazza Varchi; e quella del violino, che ha segnato il momento di raccoglimento davanti alla panchina su cui Faisa morì. 

"Ricordare è necessario, un atto dovuto perché drammi di questo genere non accadano più", ha sottolineato l'assessore Giovanni Rossi; e Don Mauro Frasi ha aggiunto: "Montevarchi è città di fratellanza e accoglienza, soprattutto verso chi ha bisogno. Per questo, il ricordo di Faisa è importante". Il ringraziamento anche alla mamma di Faisa, arrivata da Arezzo. 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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