24, Novembre, 2024

Farmacie comunali: la società rimanda l’incontro con la prima commissione a gennaio

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La vicenda è stata discussa in consiglio comunale. Il capogruppo di Cresce San Giovanni, intervenendo, “Il comune non poteva non sapere della volontà di diminuire il personale

È tornata in consiglio mcomunale la vicenda delle farmacie comunali di San Giovanni e della sostituzione di dipendenti non laureati con dottori farmacisti. Michela Fabbrini, presidente della prima commissione consiliare permanente, quella che si occupa tra le altre cose dei controlli sulle società partecipate dal comune, ha reso noto al consiglio comunale gli esiti della richiesta di un'audizione con l'Admenta spa.

"La società ha fissato l'incontro al 7 gennaio prossimo. Mi sembra una mancanza di rispetto verso l'intero consiglio", ha affermato il capogruppo di M5S. 

Il consiglio sangiovannese, infatti, nella seduta del 28 ottobre aveva approvato all'unanimità un documento con il quale si criticava la decisione dei licenziamenti e se ne chiedeva spiegazioni. 

A questo proposito il capogruppo di Cresce San Giovanni, Francesco Carbini, che ha presentato in merito una interpellanza ha evidenziato che il comune, socio al 20% della società, "non poteva non sapere sulla volontà della società di diminuire il personale. La consigliera Catia Naldini ha infatti dato lettura di quanto riportato nel verbale di approvazione del bilancio 2013 al 30.04.2014 alla cui assemblea erano presenti Valentina Bernacchioni, consigliere di amministrazione per il comune di San Giovanni, in teleconferenza, e Susanna Benucci in rappresentanza dell’esecutivo".

"Nel verbale, fra le altre cose, si riporta: “ dopo approfondita discussione il socio Comune di San Giovanni Valdarno esprime voto contrario all’approvazione del bilancio giustificando il voto dalla richiesta che vengano adottate azioni più incisive volte alla riduzione dei costi del personale e di gestione al fine di raggiungere il pareggio di bilancio.”

"Il Sindaco – conclude Carbini, rispondendo alla nostra interpellanza, ha detto che il verbale non era stato approvato, mentre risulta, come d’altronde obbliga la legge, depositato in Camera di Commercio".
 

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