Nella frazione del comune di Castelfranco Piandiscò non c’è nemmeno l’acquedotto pubblico. Ma mancano anche illuminazione, segnaletica stradale, semplice manutenzione. “Eppure noi paghiamo le tasse come tutti”, si legge nell’appello al primo cittadino Enzo Cacioli
"Qui manca persino l'acqua potabile: eppure tutti si dimenticano di questa frazione". Affida il suo messaggio ad una lettera aperta, pubblicata attraverso Valdarnopost, uno dei residenti di Caspri, frazione del comune di Castelfranco Piandiscò. Una lettera che è indirizzata al primo cittadino, Enzo Cacioli.
"Caro sindaco – si legge – lei ha promesso di intervenire per risolvere il problema dell'acqua non potabile a Caspri, so che non è il responsabile diretto di questa assurda situazione creata dai sindaci che l'hanno preceduta, però adesso è lei che deve trovare una soluzione per tutelare la nostra salute. I mesi passano e siete spariti tutti. La soluzione è semplice: allacciateci alla rete comunale".
"Noi – scrive il cittadino, a nome di tutti i residenti di Caspri – paghiamo le tasse comunali per avere servizi essenziali, vorrei sapere che servizi abbiamo a Caspri. Niente illuminazione, niente trasporto pubblico, una strada piena di curve buia, senza segnaletica, con alberi pericolanti e piena di buche; quando c'è la nebbia, di sera non si vede niente. Il giardino pubblico pieno di erbacce, l'acqua non potabile. Il panorama è bello, ma il luogo è invivibile, per la cattiva gestione comunale".