26, Novembre, 2024

Mascherine, cittadini girano i supermercati per farne incetta, Chiassai segnala forti criticità sul servizio

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Il sindaco Silvia Chiassai Martini ha segnalato una serie di criticità per il servizio fatto dalla Regione

"Caos mascherine": viene definito così il servizio di distribuzione di un milione e mezzo di mascherine da parte di Regione Toscana dal sindaco Silvia Chiassai Martini. Per la prima cittadina sono tante le criticità sull'accordo fatto con la Regione tra cui mancanza di efficienza, di controllo e di certificazioni.

È il caso di alcuni cittadini di Montevarchi che hanno fatto il giro dei centri commerciali, in questi non viene richiesta la tessera sanitaria e, come segnalato dal sindaco Chiassai, alcune persone se ne starebbero approfittando per farne incetta. "Il Comune di Montevarchi – spiega Chiassai – si è reso disponibile ed aspetta una risposta dalla Regione, semplicemente perché ha un gruppo di volontari fantastici che mi ha autorizzato a metterli nuovamente a disposizione per fare una consegna, la quarta volta, porta a porta"

"Forse la Regione, che non è abituata a stare sul territorio, non si è resa conto quando ha detto che avrebbe donato un milione e mezzo di mascherine che sarebbero state mandate senza un minimo controllo – afferma Chiassai – e ripeto queste mascherine le ha pagate, non il Presidente Rossi, ma noi cittadini. Leggendo si viene a conoscenza che in parte sono donate dalle aziende della moda messe al servizio, e le ringrazio di cuore perché si sono rese disponibili per produrre questi beni di primaria necessità, che i privati hanno provveduto a sostenere il costo e in parte sono state comprate dall’Estar, quindi gratuite perché i soldi in parte sono anche i nostri."

"Tra l’altro Regione Toscana si fa pubblicità per il dono di un milione e mezzo di mascherine mettendo il logo del PD – dice Chiassai – non credevo che la Regione fosse di proprietà di un partito, e ho visto che c’è addirittura la promozione del gruppo consiliare della Regione Toscana: visto che gli assessori regionali e i consiglieri sono a casa da un mese e mezzo, tra cui il nostro assessore alla sanità che non ha più nulla da fare e non l’ha più vista nessuno; se sono in casa in quarantena, perché a loro i tamponi li hanno fatti tutti subito, chiedo se ci danno una mano a imbustare le mascherine: perché devono sapere che per distribuire le mascherine c’è tutta una procedura d’imbustamento e gli assicuro che non è una procedura da poco imbustare un milione e mezzo di mascherine per poi essere distribuite porta a porta. Se vogliono venire a darci una mano anziché usare la pandemia e i soldi dei cittadini per farsi propaganda elettorale, forse almeno servirebbero a qualcosa e si motiverebbe lo stipendio che continuano a prendere non facendo nulla da un mese e mezzo. Vergognatevi."

 

 

 

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