L’uomo è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Giovanni per resistenza a pubblico ufficiale
Vengono fermati e controllati dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Giovanni: i due nigeriani ingoiano palline bianche e i militari pensano possa essere droga confezionata in dosi così perquisiscono la loro abitazione.
Qui vengono trovati tre grammi di una sostanza chimica comunemente usata per “tagliare” le dosi di stupefacente e decidono di sottoporre i due ad accertamenti sanitari per verificare cosa avessero ingerito. Proprio durante gli esami al pronto soccorso, uno dei due dà in escandescenza, spintona e strattona i militari per cercare di non farsi sottoporre ad alcun tipo di analisi.
I carabinieri lo arrestano per resistenza a pubblico ufficiale e lo sottopongono coattivamente agli accertamenti previsti. Gli esami danno esito negativo nonostante, secondo l’equipe medica intervenuta, "le radiografie effettuate sui soggetti avessero dato esiti compatibili con la possibilità che fossero stati ingeriti dei corpi estranei, probabilmente apertisi nell’organismo dei due soggetti, senza particolari conseguenze".