Tordi, merli, cesene che erano stati sequestrati ad un cacciatore di Vicchio, che li deteneva in modo irregolare. Sequestrati dalle guardie Enpa e dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, sono stati liberati a San Miniato in Alpe, all’interno della Riserva naturale biogenetica di Vallombrosa
Rimessi in libertà a Vallombrosa, sono tornati a volare i cento uccellini da richiamo detenuti in maniera irregolare da un cacciatore a Vicchio. La loro prigionia è terminata qusta mattina, quando gli uomini del Corpo Forestale dello Stato insieme alle guardie zoofile dell'Enpa hanno aperto le gabbiette, a San Miniato in Alpe, nel cuore della Riserva naturale biogenetica.
Si tratta di cento tordi, merli e cesene, che la Forestale di Borgo San Lorenzo aveva trovato e sequestrato in una cascina a Vicchio, di proprietà di un cacciatore, dieci giorni fa. Gli uccellini erano privi del necessario anello di identificazione indispensabile per determinare la tracciabilità, la lecita provenienza e la regolare detenzione. La Procura della Repubblica di Firenze ne aveva convalidato il sequestro disposto il successivo rilascio in natura.