Presentato in Regione il progetto turistico per aumentare l’attrattività del Valdarno aretino. Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani: “Per gli amanti della bicicletta un percorso di grande fascino artistico e naturale. Sei i percorsi già pronti
Duecento chilometri di percorsi ciclabili attraverseranno il Valdarno Superiore per regalare momenti di svago nel paesaggio ai cittadini e, soprattutto, attirare nuovi flussi turistici. È quanto si propone il progetto Valdarno Bike Road, una grande area ciclabile che già dalla prossima primavera valorizzerà il Valdarno Superiore e che è stato presentato, nei giorni scorsi, nella sala Barile di palazzo del Pegaso. Il progetto, promosso da Confocommercio, è stato adottato dall’Ambito turistico del Valdarno aretino e sostenuto da Enel.
“Con questo progetto, che si aggiunge alla ciclostorica ‘La Marzocchina’, il Valdarno Superiore potenzia la sua capacità di attrattiva per gli amanti della bicicletta – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani – i turisti potranno percorrere strade di grande fascino, che attraversano borghi e paesaggi suggestivi, entrando in contatto con le eccellenze enogastronomiche del territorio e con le sue bellezze culturali e naturali che hanno radici nel paleolitico”.
“La Valdarno Bike Road – ha spiegato Nicola Benini, sindaco del Comune di Bucine, capofila dell’Ambito turistico Valdarno Aretino – è la prima azione concreta messa in atto nel territorio per far diventare il Valdarno una meta turistica, soprattutto per attività outdoor”. La prossima primavera sarà completata l'installazione della segnaletica, che si avvale anche di QR Code, lungo i percorsi. Saranno attivati anche un sito web e una App in cui tutti coloro che vorranno utilizzare il percorso potranno trovare informazioni e suggerimenti.
Sei i percorsi attualmente aperti: la Via della Lignite (23 km tra San Giovanni Valdarno e Cavriglia); la Via dei Fossili (26 km tra Cavriglia e Montevarchi nelle aree dove sono state rivenute ossa di animali antichi), la Via dell’Olio (42 km tra le colline di Bucine, Laterina e Pergine), la Valle dell’Inferno (29 Km fra Laterina, Pergine Valdarno, Terranuova e Loro Ciuffenna, all’interno dell’area naturale della Valle dell’Inferno e di Bandella); la Setteponti e il Pratomagno (due percorsi combinati di 29 e 93 km lungo l’antica strada), infine la Via del Fagiolo Zolfino, (22 km nei luoghi di coltivazione di questo prodotto simbolo dell’agricoltura valdarnese).
Nel 2020 a questi si aggiungerà il percorso delle Due Dighe, in fase di realizzazione in partnership con Enel. Come ha spiegato Emiliano Maratea, referente affari istituzionali di Enel Toscana, i percorsi della Valdarno Bike Road toccheranno infatti tre siti di riferimento di Enel: lo sbarramento di La Penna, lo sbarramento di Levane e la centrale di Santa Barbara con la sua area mineraria. “Enel – ha sottolineato – ha sposato il progetto perché è impegnata a promuovere la sostenibilità dei territori in cui opera”. “Il cicloturismo ha un potenziale di crescita molto alto e rappresenta una fetta di mercato particolarmente adatta a territori che, come il Valdarno Superiore, sono vocati ad un turismo slow e sostenibile – ha aggiunto il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – ma per intercettare l’interesse dei cicloturisti dobbiamo organizzare le destinazioni per rispondere meglio alle loro esigenze e non perdere questa opportunità preziosa”.