Un macchinario innovativo che valorizzerà l’olio della Valdambra, così lo definisce il sindaco Benini. Il nuovo frantoio multifunzionale, progettato dall’Università di Firenze, ha estratto, per la prima volta, il prezioso prodotto
Un frantoio ad alta tecnologia che si impone come un importante elemento di valorizzazione per l'olivicoltura del comune di Bucine e non solo. L'impianto, che da poco ha terminato la fase costruttiva, si trova in località Le Mura ed ha effettuato la sua prima frangitura davanti ai tecnici della Regione Toscana. Le sue strumentazioni all'avanguardia, tra le prime in tutta la regione, hanno permesso un totale controllo della fase di lavorazione dell'oliva e di ottenere un olio, che sembrerebbe essere già dotato di alte qualità organolettiche. Un ennesimo passo in avanti per il brand di Olionostrum, che da tempo lavora per portare l'eccellenza olivicola del territorio su di un altro livello.
"Oggi è una giornata importante, poiché i tecnici della regione hanno avuto modo di vedere il frantoio prototipale montato e funzionante – esordisce il sindaco di Bucine Nicola Benini – un prototipo molto innovativo con elementi avanguardistici per ogni fase della lavorazione; una struttura complessa che speriamo, assieme al professor Parenti dell'Università di Firenze e della regione, riesca a valorizzare l'olio della Valdambra."
"Le prime prove che faremo quest'anno sono più mirate al funzionamento del macchinario – spiega Benini – la sperimentazione continuerà il prossimo anno con le varie frangiture dove il frantoio verrà regolato in termini di temperature, velocità di lavorazione, emissione di ossigeno e così via in una serie di accorgimenti che esalteranno al massimo le qualità del nostro olio."
"Oltre al frantoio prototipale sono stati analizzati anche gli altri aspetti del progetto Olionostrum – conclude Benini – cioè la parte della biodiversità seguita dal CNR, la parte della formazione per coloro i quali saranno gli addetti al frantoio, la parte della caratterizzazione dell'olio della Valdambra e poi la comunicazione e il marketing, per un progetto a 360 gradi che affronterà tutte le tematiche legate all'olivicoltura."
"Il frantoio è stato installato ed è funzionante – ha affermato Alessandro Parenti, Università di Firenze, Diparimento DAGRI – stiamo facendo vari esperimenti e verifiche per accertarci del buon funzionamento di ogni sua parte; il lavoro, diciamo, ottimale lo faremo il prossimo anno, dove riusciremo a valutare anche gli effetti sulla qualità degli oli. Le possibilità di controllo di questo macchinario sono notevoli e proprio per questo l'idea di fondo è fornire un importante sistema con cui si potranno controllare molti parametri a livello di sensori e scegliere le modalità di frangitura ed estrazione migliori per esaltare le caratteristiche delle olive di questo territorio."
"L'obiettivo è quello di produrre oli diversi che saranno caratterizzati da analisi chimiche e sensoriali tali da poter ricavare il massimo delle proprie potenzialità qualitative – continua Parenti – diverse varietà di olive potranno essere trattate in maniera diversa: effettuare settaggi tipici in base alla razza e tanto altro, ma questo verrà via via in base al risultato di sperimentazioni e studi."