Sono saliti a 64 gli ex dipendenti pronti a fondare la Cooperativa per rilevare almeno parte della lavorazione nello stabilimento figlinese: il progetto è stato presentato al presidente della Regione Toscana Rossi e al suo consigliere per il lavoro Simoncini
Proseuge l'iter promosso da un gruppo di (ex) dipendenti della Bekaert di Figline, per dare vita a una Cooperativa di lavoro con l'obiettivo di rilevare lo stabilimento e proporre una nuova realtà, tutta toscana, sul mercato dei cavi in acciaio. Una sfida che il comitato promotore ha presentato questa mattina al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, e al suo consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini, nel corso di un incontro al quale hanno preso parte anche il sindaco di Figline e Incisa Giulia Mugnai, e il presidente di Lega Coop insieme ai tecnici incaricati di verificare la fattibilità del progetto e le sue prospettive sul mercato.
"La Regione – ha sottolineato Rossi – ha preso atto di questa coraggiosa proposta, che dimostra la volontà degli ex dipendenti Bekaert di essere protagonisti e mettersi attivamente in gioco per costruire il proprio futuro. La Regione Toscana è favorevole ad esperienze di questo tipo e pronta a supportarle, nei limiti degli strumenti legittimi a sua disposizione, e chiede che questa proposta nata dai lavoratori venga valutata con la stessa serietà con cui sono trattate le altre proposte provenienti da altre imprese, senza ostracismi o preconcetti".
L'idea di costituire una cooperativa di lavoro per la ex Bekaert e far ripartire così almeno parte delle lavorazioni è nata da un nucleo di 52 lavoratori, sostenuti dal sindacato a cui sono iscritti, la Fiom Cgil, che hanno avviato le verifiche di fattibilità con Lega Coop. Successivamente hanno aderito altri lavoratori. Al momento sono 64 gli ex dipendenti pronti a trasformarsi in imprenditori, "ma nelle volontà il progetto industriale in fase di elaborazione garantirebbe impiego per tutti i 236 lavoratori", hanno sottolineato i promotori.
