Undici aziende metalmeccaniche del Valdarno fiorentino hanno progettato il corso insieme a Comune di Figline e Incisa e Isis Vasari. Sono 25 i posti disponibili: il corso, di 600 ore, formerà al lavoro giovani che poi potranno essere assunti nelle aziende che hanno collaborato
Incrociare domanda e offerta di lavoro, inserendo al centro la formazione specifica: è l'obiettivo del corso "Destinazione lavoro", una occasione di formazione pensata per 25 persone, giovani dai 18 ai 26 anni o persone provenienti da crisi aziendali, e promossa da Comune di Figline e Incisa e Istituto Vasari. "Alla progettazione del corso – ha spiegato l'assessore Sauro Testi – hanno collaborato 11 aziende metalmeccaniche della zona, che lamentavano le difficoltà nel trovare personale formato all'utilizzo dei loro macchinari. E così hanno deciso di compartecipare nell'organizzazione di questa iniziativa, con l'obiettivo poi di inserire nel loro organico le persone formate".
In sostanza, le 25 persone seguiranno un corso di formazione di 600 ore, di cui 200 di teoria, 200 di pratica con tutor messi a disposizione delle aziende, e altre 200 direttamene nelle fabbriche. "Si volgerà fra dicembre e giugno 2019, e al termine le persone avranno una concreta possibilità di essere assunte in una delle undici aziende coinvolte", ha aggiunto Testi.
Il corso sarà presentato mercoledì 17 ottobre in un seminario in programma dalle 9 all’Isis Vasari di Figline, a cui interverranno la sindaca Giulia Mugnai, il dirigente scolastico Alessandro Papini, il direttore di Irpet Stefano Casini Benvenuti e il gruppo di lavoro che ha sviluppato il progetto, composto dall’assessore Testi, le professoresse dell’Isis Vasari Simona Nocentini e Serenella Marani, il dott. Paolo Pagani in rappresentanza delle 11 aziende del territorio (Becattini Nadia, Bernacchioni Giovanni, Ciesse, CMV, Metaline, Metalmeccanica Faellese, O.C.M. Rigacci, Odori, Pecchioli Research, Quick Check, Tesserini).
"Abbiamo iniziato a progettare questo corso – ha spiegato la sindaca Mugnai – nel 2017, quando ancora non era esploso il caso Bekaert: ecco, siamo ancora più convinti, oggi, che questo tipo di formazione al lavoro, che ha ricevuto anche il patrocinio della Regione, sia la strada da seguire non solo per permettere a domanda e offerta di incrociarsi, ma anche per dare al tessuto produttivo quelle professionalità che ricerca. Non escludiamo di estendere anche ad altri settori del mondo del lavoro, questa formula".