L’ex amministratore delegato della società è stato condannato a dieci mesi di reclusione, diecimila euro di ammenda e 25mila euro di risarcimento al Comune di Bucine. Il Pm per i due sindaci Sauro Testi e Pietro Tanzini potrebbe chiedere il rinvio a giudizio per omissione di atti di ufficio
Ex Toscana Tabacchi: il giudice Claudio Lara del Tribunale di Arezzo ha condannato l'ex amministratore delegato della società a dieci mesi di reclusione, diecimila di ammenda e 25mila euro di risarcimento al Comune di Bucine. Ordinata anche la bonifica dell'area. Chiusura delle indagini, invece, per i due sindaci, Sauro Testi e Pietro Tanzini, accusati di omissione di atti di ufficio.
La vicenda risale al 2013 quando il corpo forestale dello stato, dopo uno sversamento di idrocarburi nel torrente Ambra, controllò e poi mise sotto sequestro lo stabilimento: all'interno furono trovati rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Nei 37mila metri quadrati della ex Toscana Tabacchi giacevano amianto in via di disgregazione altamente volatile, dovuto alla rottura di coperture in eternit, bidoni di acido, soda caustica, materiali oleosi e derivanti dalla raffinazione del greggio, imballaggi contaminati da sostanze infiammabili e altamente volatili, fanghi industriali e altre sostanze tossiche derivanti dal ciclo industriale, tonnellate di materiali isolanti, plastici, lana di vetro, imballaggi di vario tipo e polveri di varia natura.
L'allora sindaco Sauro Testi chiese subito la messa in sicurezza dell'area e la rimozione del materiale al curatore fallimentare della Tat, Trestina azienda tabacchi che dal 2005 e fino al 2007 era stata l'ultima proprietaria dell'azienda di Ambra. Da allora però la bonifica non è mai partita.
Adesso dunque la condanna dell'ex amministratore delegato. La vicenda ancora però non è conclusa: il Pm Claudiani, infatti, potrebbe chiedere al Gip il rinvio a giudizio per l'ex sindaco Sauro Testi e il suo successore Pietro Tanzini. L'accusa ritiene che, nonostante le responsabilità dell'azienda, i due amministratori sarebbero dovuti intervenire comunque per bonificare il sito e poi rivalersi sulla società.
Intanto per la ex Toscana Tabacchi è già pronto un piano di recupero.
