27, Novembre, 2024

Bekaert: la multinazionale ha annunciato la chiusura dello stabilimento

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Il segretario della Cisl Toscana chiede la collaborazione di Regione, Governo ed enti locali per “tenere aperto il sito e combattere l’arroganza aziendale di un annuncio unilaterale di questo tipo.” Il sindaco Giulia Mugnai sul posto

Bekaert: la multinazionale ha annunciato questa mattina la decisione di chiudere lo stabilimento di Figline. Un comunicato stampa, una lettera al sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai, e in contemporanea l'invio delle lettere di preavviso a tutti i 318 dipendenti sono stati gli strumenti scelti dall'azienda per comunicare la propria decisione. Sconcerto tra le istituzioni, i sindacati e i lavoratori che si sono ritrovati fuori dall'azienda, dando praticamente fin da subito il via all'occupazione in presidio permanente. 

E fin dalle prime ore del mattino sono arrivate le prese di posizione del mondo dei sindacati, delle istituzioni e della politica. "Una tegola sulla testa", insistono a dire i lavoratori. "Le difficoltà erano chiare a tutti, ma che si arrivasse così, dall'oggi al domani, ad annunciare la chiusura totale dello stabilimento non se lo aspettava nessuno". 

 

“Decisione ingiusta e inaccettabile, nel merito e nel metodo, un vero attentato al lavoro.” Così il segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza, commenta l’annuncio da parte di Bekaert dell’intenzione di chiudere lo stabilimento di Figline Valdarno. “Chiudere uno stabilimento produttivo è sempre ingiusto, ma in questo modo è ancora più grave. Quello di Figline è un sito produttivo importantissimo; quando c’è stata la cessione da parte di Pirelli ci erano state date delle garanzie e oggi ci troviamo davanti a questa decisione secca e annunciata come irrevocabile. Non è così che si può trattare il lavoro in Italia.”

“Ci batteremo, in tutti i modi e a tutti i livelli, per cambiare questa decisione e tenere aperto l’impianto e continuare a dare lavoro a oltre 300 persone. E certamente avremo bisogno anche del Governo per reagire alla decisione di una multinazionale come Bekaert.”

“Chiediamo a tutti, Regione, Governo, enti locali di combattere con noi l’arroganza aziendale di annunciare in modo unilaterale la chiusura dell’azienda e salvare il sito di Figline Valdarno.”

 

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