Il Direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza della Asl 8 interviene in merito alla riorganizzazione delle centrali operative del 118, dopo le critiche sollevate da alcuni rappresentanti degli infermieri. “La Delibera regionale è chiara: non toglie posti a nessuno, nemmeno agli infermieri, che mantengono il loro ruolo ben definito”
"L'infermiere resta il perno del sistema del 118, insieme e a fianco del volontariato. Quelle sentite finora sono polemiche inutili, una levata di scudi che non si capisce chi dovrebbe difendere". Il direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza della Asl 8, Massimo Mandò, interviene così in merito alla riorganizzazione delle centrali operative del 118 in Toscana, sancita dalla Delibera di Giunta regionale 544 del 30/06/2014.
La Delibera, che arriva dopo il taglio netto delle centrali operative del 118, passate da 12 a 6 (quella di Arezzo è rimasta autonoma), fissa alcuni punti cardine, tra i quali i requisiti di base delle sei Centrali Operative 118 sopravvissute e la loro dotazione organica minima. In qusto capitolo dell'Allegato A della Delibera vengono elencate le figure professionali che dovranno essere presenti in ciascuna centrale:
– DIRETTORE
– MEDICO, presente nell'arco delle 24 ore, adeguatamente formato
– DIRIGENTE O COORDINATORE INFERMIERISTICO
– PERSONALE INFERMIERISTICO DI RICEZIONE: per ciascun turno di servizio in un numero tale da rispettare il rapporto 1/200.000 abitanti, prevedendo comunque un minimo di 2 postazioni.
– PERSONALE TECNICO PER GESTIONE MEZZI ED ATTIVITA’ DI SUPPORTO: per ciascun turno di servizio in numero compreso tra 1/2 e 2/3 del personale Infermieristico, prevedendo comunque un minimo di 2 postazioni. Tale personale sarà messo a disposizione dalle Associazioni di Volontariato/CRI. In relazione al fatto che attualmente in alcune Centrali Operative 118 è presente personale OSS adibito a tale funzione, l’integrazione del personale del Volontariato dovrà avvenire gradualmente, senza comportare l’allontanamento di tale personale aziendale già in servizio.
Dunque, la delibera prevede che infermieri e operatori del volontariato continuino a collaborare all'interno delle centrali operative del 118, con compiti diversi: al personale infermieristico la ricezione, a quello del volontariato (che sostituirà gradualmente gli Oss) le attività di tipo tecnico.
Per questo Mandò rispedisce al mittente le critiche arrivare dai rappresentanti di Ipasvi della provincia di Firenze e di Arezzo, l'ente ordinistico degli infermieri, assistenti sanitari e infermieri pediatrici e il Giett, gruppo infermieri emergenza territoriale Toscana.
"L'infermiere è destinato, dalla Delibera regionale, a rimanere il fulcro del sistema del 118, così come gli operatori del volontariato. La Delibera – spiega ancora Massimo Mandò – non toglie posti a nessuno, tantomeno agli infermieri, che mantengono il loro ruolo ben definito e delineato all'interno del dispatch regionale e nei protocolli specifici. Ad Arezzo, ad esempio, la centrale del 118 continuerà ad avere, come oggi, 2 infermieri affiancati da 2 operatori tecnici. Nulla cambia".
"E per quanto riguarda i mezzi di soccorso, tutto resta esattamente come oggi. Per questo – conclude il Direttore dell'Emergenza-Urgenza della Asl8 – non capisco questa levata di scudi, non capisco chi si dovrebbe difendere. Tra l'altro alla stesura della Delibera ed in particolare dell'Allegato A, che contiene queste disposizioni, erano presenti tutti i Direttori delle Centrali del 118 sopravvissute, proprio a tutela e garanzia di tutti i territori".