Alcuni i punti sui quali la Lista civica Castelfranco Piandiscò lamenta scelte non giuste: indirizzare il denaro proveniente dalla fusione solo al contenimento delle aliquote di Imu, Tari e Tasi, un piano delle opere pubbliche che prevede solo interventi alla viabilità, nessuna presa di posizione sulla discarica di Podere Rota. “La spesa globale di 12,5 milioni incide per 1.315 euro pro capite”
Un consiglio comunale nutrito quello che si è tenuto a Castelfranco Piandiscò ma che non ha soddisfatto la Lista civica. Al centro della seduta il bilancio, le aliquote dell'Imposta Unica Comunale, il piano delle opere pubbliche e i regolamenti del nuovo comune unico.
"Il gruppo Lista Civica si ritiene alquanto preoccupato per la visione miope di questa Amministrazione, che non sa andare oltre ai sorrisi e alle buone intenzioni: nonostante questo, abbiamo cercato di collaborare con le nostre idee e proposte, al fine di ridurre gli effetti negativi che possono derivarne. La crisi attuale che viviamo, la stiamo subendo tutti ed è per questo che bisogna lottare tutti insieme per invertire la rotta".
Il denaro proveniente dalla fusione tra i due comuni verrà investito per mantenere contenute le aliquote Imu, Tari e Tasi, ma per la Lista Castelfranco Piandiscò non è sufficiente.
"Insieme a questo occorre una iniziativa forte per invertire la rotta nell’occupazione, nel reddito, con una contrazione decisa della spesa pubblica, perché quando i soldi dell’unificazione finiranno, resteranno solo debiti da pagare e cittadini senza lavoro".
"Tutti devono sapere che ogni cittadino del comune, neonati compresi, paga 790 euro all’anno per mantenere la struttura dei servizi comunali (personale + servizi), pari a euro 7.500.000 di spesa corrente. Mentre la spesa globale di 12,5 milioni incide per 1.315 euro pro capite: un buon mese di stipendio, quindi per una famiglia di 4 persone, sono 4 mesi di stipendio il costo annuo".
"Purtroppo abbiamo dovuto constatare che nel programma di Cacioli non si intravede alcun investimento che possa risollevare l’economia locale, il piano delle opere pubbliche prevede solo interventi alla viabilità, consistenti in realizzazione di rotonde, viali e arredo urbano a Piandiscò. Non è stata minimamente considerata la viabilità della zona Pip di Botriolo (buche a volontà), la sicurezza dei torrenti (come Rantigioni e Ragnaia), le strade di montagna, molte delle quali impraticabili da tempo".
Sono inoltre altri tre i punti sui quali la Lista critica l'operato dell'amministrazione: prima di tutto la volontà di dismettere la strada dei Poggi, quella che passa sopra la galleria per Faella. "Noi lo abbiamo invitato a riflettere e abbiamo chiesto di salvare questa struttura vitale per il raccordo dei Poggi con Castelfranco. E soprattutto lo abbiamo incitato a monitorare la zona al fine di garantire la sicurezza della strada sottostante".
Poi il problema amianto alla scuola media di Castelfranco: "Ancora non si riesce a sapere se sul tetto c’è amianto e a tal scopo abbiamo chiesto l’effettuazione di analisi su campioni prelevati anche in nostra presenza".
Infine la discarica di Podere Rota: "Non abbiamo sentito alcuna presa di posizione sulla discarica di Podere Rota: ci teniamo puzzo e costi, raccolta e smaltimento ci costano milioni, perché a detta del Sindaco non possiamo farci nulla".