22, Novembre, 2024

In mostra e poi all’asta le opere degli ospiti dei servizi di salute mentale

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Le opere saranno in mostra dal 7 aprile nei negozi di Corso Italia a San Giovanni e il 14 aprile andranno all’asta nella biblioteca comunale

In mostra dal 7 aprile nei negozi di Corso Italia a San Giovanni una cinquantina delle opere degli ospiti dei servizi di salute mentale del Valdarno. Il 14 aprile andranno all’asta nella biblioteca comunale a partire dalle 17.00. L'iniziativa rientra nel progetto che Cooperativa sociale Koinè e Usl Toscana Sud Est hanno dedicato alla salute mentale in collaborazione con Federsanità, Airsam, Legacoopsociali e la Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta.

L’atelier di pittura promosso all’interno dei servizio di socio riabilitazione della salute mentale in Valdarno è nato nel 1996 ed è vissuto tra scuole e Case del popolo, grazie all’associazione Aldebaran con Giulia Maria Monaci nel ruolo di formatrice.

“Quello che accomuna ogni partecipante – commentano dalla Cooperativa Koinè – è l'ansia da prestazione che occorre gestire con delicatezza ma al tempo stesso con decisione, adattando tematiche e uso di tecniche pittoriche adeguate alle attitudini personali”.

Ogni partecipante ha un problema o un disagio mentale, sono adolescenti e adulti, uomini e donne in una fascia d’età compresa tra i 25 e i 60 anni. 

“Cerchiamo di non far esistere il ‘non mi riesce’  ma il ‘ci provo’ e vediamo come si può fare per ottenere risultati soddisfacenti. Talvolta insistere con lapis e gomma,  per ottenere quella perfezione inesistente, è spesso causa di frustrazione ed impedimento al fluire dei colori, forme ed emozioni cose che sono alla base della rappresentazione artistica. Per questo spesso e volentieri lavoriamo senza lapis e senza gomma, imparando a farne un uso moderato con il tempo”.

“Non ha  senso richiudere negli armadi la straordinaria valenza espressiva che questi lavori contengono. Diventa, quindi, un esigenza collettiva quella di esporre i propri lavori. Lavorare per una mostra diventa di per sé un progetto da percorrere collettivamente, portando ognuno il pezzetto di sé che vuole palesare. L'asta di raccolta fondi per autofinanziare l'atelier, realizzata al termine della mostra, rappresenta un passaggio necessario all’altrettanto necessario sviluppo del progetto”.

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