23, Novembre, 2024

Servizio scuolabus, Avanti Montevarchi: “Tanti dubbi sull’affidamento a Pluriservizi”

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Perplessità del gruppo di opposizione riguardano non solo la forma di affidamento in-house del servizio, con durata decennale: ma anche altri aspetti. “I costi d’organizzazione del servizio, negli anni futuri, peseranno molto sui cittadini di Montevarchi”

Dubbi e perplessità in merito all'affidamento diretto, per un periodo di dieci anni, del servizio scuolabus alla società Pluriservizi. A Montevarchi il via libera a questa operazione, voluta dall'Amministrazione comunale con l'obiettivo di ridurre i costi e rinnovare anche il parco messi, è arrivato a fine 2017; ma per il gruppo di opposizione Avanti Montevarchi tante problematiche restano ancora sul tavolo. "In queste settimane – spiegano i consiglieri Ricci e Camiciottoli – è cresciuta in noi la convinzione che la proposta voluta dall’Amministrazione Chiassai non torni, e che i costi d’organizzazione del servizio, negli anni futuri, peseranno molto sui cittadini".

Tra gli aspetti critici, secondo il gruppo di minoranza, "il fatto emblematico ed irrituale, che per la portata economica e temporale (10 anni), sia stato fatto un affidamento in forma diretta ad una società partecipata che attualmente non ha né esperienza sufficiente né un responsabile tecnico del settore trasporti". Ma non solo. "Gli otto autisti previsti svolgeranno una percorrenza pro-capite media annua di circa 16.500 km contro i circa 30.000 Km che in Comuni limitrofi si registrano, a seguito di gare d’appalto e di attente ottimizzazioni delle corse. Soltanto con un vero progetto si sarebbero potuti ottenere importanti risparmi". 

Entrando nel dettaglio, Avanti Montevarchi prosegue: "Otto linee appaiono eccessive per appena 132mila chilometri annui: sarebbe stato meglio riuscire ad accorparne alcune per rendere il servizio più snello ed ottimizzare tutte le risorse. Il corrispettivo, inoltre, si aggira intorno ai 2,75 €/km, un importo che alla luce di quanto avviene in comuni limitrofi (1,80+IVA al 10%) risulta decisamente elevato e, secondo noi, fuori mercato, discostandosi poco da quello attuale. E ancora, a fronte di una percorrenza media regionale per autista/autobus di circa 140 Km al giorno, dagli itinerari presentati negli 8 lotti di Montevarchi la percorrenza media si aggirerebbe intorno ad appena 85 Km al giorno. Senza contare che i costi per il ricovero dei mezzi e per le consulenze tecniche appaiono eccessivi". 

Sul fronte del rinnovamento del parco scuolabus, "nell’affidamento non sono indicate le caratteristiche dei mezzi che la Società deve acquisire tant’è che, viste le risorse individuate negli ammortamenti dei mezzi, si corre il rischio che, per giustificare i minori costi, ci possano rimettere gli utenti più deboli". Resta comunque il costo, il nodo focale per i consiglieri di opposizione: "Aver affidato un servizio di scuolabus a 2,75 € a Km senza produrre utili per l’impresa affidataria, e quindi senza dare la possibilità di migliorare il servizio con investimenti, è l'elemento più rilevante. Considerando che, in generale, si appalta ad un massimo di 2 euro più Iva al 10%, nella più rosea delle ipotesi a Montevarchi si spenderanno circa 0,60 euro/km in più, che moltiplicati per i 134000 km annui fa circa 80mila euro in più all'anno. Se si moltiplica questa cifra per i dieci anni d’affidamento si raggiunge una cifra importante, altro che risparmi!".

"Per tutto ciò – concludono Ricci e Camiciottoli – siamo sempre più convinti che la scelta dell’Amministrazione comunale di affidare in-house e senza una gara questo servizio sia profondamente sbagliata in termini organizzativi, economici e politici lasciando, oltretutto, erogare dei servizi ad una Società priva di un’esperienza nel settore. A nostro giudizio, con i dati e le analisi in nostro possesso, non si riscontrano tutti quei risparmi che il Sindaco afferma esserci. Secondo noi i cittadini di Montevarchi si troveranno a pagare molto di più della media regionale per servizi analoghi. Per questo, è doveroso da parte nostra chiedere all’Amministrazione di rivedere la decisione e non abbandonare la battaglia politica all’interno delle Istituzioni, chiedendo risposte rispetto ai dati dell’intera operazione". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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