Il sindacodi Montevarchi Silvia Chiassai Martini, capogruppo in consiglio provinciale di “Comuni per la Provincia”, che ha espresso voto negativo all’esercizio provvisorio, interviene sul bilancio della Provincia di Arezzo
Situazione critica per le casse della provincia di Arezzo, così come per le altre province italiane. E dal gruppo di opposizione "Comuni per la Provincia", per il quale è consigliera provinciale, il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini lancia un grido di allarme.
"Il Governo ha ridotto le Province alla canna del gas e, mentre chi amministra la Provincia di Arezzo continua ad aspettare Godot, le strade e le scuole sono sempre più a rischio, in termini di sicurezza, per l’assenza delle risorse adeguate che non vengono trasferite impedendo all’ente di esercitare le sue funzioni fondamentali, tra le quali le manutenzioni", attacca Chiassai Martini.
"Per l’ennesima volta, la Provincia è dovuta ricorrere all’esercizio provvisorio di bilancio, ricordando che il Bilancio di Previsione è stato approvato solo nel mese di settembre e con il parere negativo del Collegio dei Revisori, proprio per il mancato rispetto degli obiettivi di finanza pubblica. Una condizione che è diventata vergognosa e inaccettabile, in quanto, anche come sindaci del territorio aretino, ci troviamo ad affrontare in prima linea le numerose criticità che i cittadini denunciano senza avere, purtroppo, nessuna possibilità di intervento".
"Al cittadino – sottolinea il sindaco di Montevarchi – non interessa di chi siano le competenze, chiede la risoluzione del problema". La prima cittadina ricorda poi i tagli ai trasferimenti nei confronti delle province, da parte del Governo: "Il taglio progressivo delle risorse per le Province e le Città metropolitane è stato di 1 miliardo di euro nel 2015, 2 miliardi nel 2016 e di 3 miliardi nel 2017. La Provincia di Arezzo ha dovuto tamponare le difficoltà economiche facendo ricorso a misure straordinarie finanziarie e contabili: rinegoziando i mutui contratti con la cassa Depositi e Prestiti e utilizzando gli avanzi di amministrazione per il raggiungimento degli equilibri di bilancio".
Una situazione che oggi è portata alle estreme conseguenze. "Abbiamo raschiato il fondo del barile e adesso ci chiediamo, dopo il lassismo e i silenzi di questi anni, dove si voglia arrivare. Per quanto riguarda il nostro gruppo di opposizione, abbiamo espresso un voto contrario all’esercizio provvisorio perché non vogliamo essere corresponsabili di un disastro, aggravato ogni volta, da un Governo centrale che inspiegabilmente continua a portare avanti un possibile disegno di abolire le Province, malgrado un esito referendario diverso, chiudendo il rubinetto delle risorse".
"Non possiamo neppure condividere – chiude Chiassai – le parole del Presidente Vasai che rimanda la questione a dopo le elezioni politiche prevedendo una possibile soluzione solo nel 2019. Potrebbe essere già troppo tardi. Il Governo della Provincia, facendo poco o nulla, si è dimostrato politicamente complice della precarietà amministrativa e finanziaria. L’assenza di risorse adeguate e conseguentemente l’impossibilità di realizzare progettualità e programmazione sono imbarazzanti e soprattutto preoccupanti per i cittadini e per amministratori locali".