Si è chiusa ieri, con il voto consiliare, la vicenda relativa all’antistadio: l’amministrazione ha chiuso l’accordo bonario con la ditta per arrivare alla risoluzione del contratto relativo al maxi-appalto Piuss del centro storico. Fuori al momento del voto, per protesta, tutte le opposizioni tranne Grasso, che vota a favore con la maggioranza
Con il passaggio in Consiglio comunale e il voto favorevole dell'aula, si è messo il sigillo al provvedimento proposto dall'amministrazione comunale di Montevarchi relativo ad appalto Piuss e antistadio: in sostanza, si provvederà alla risoluzione con la ditta che aveva in appalto i lavori del centro storico e degli impianti sportivi di Levanella, e che si era detta non più in grado di portare a termine questi ultimi, e in cambio l'amministrazione salderà quanto ancora dovuto e si terrà, invece, l'antistadio.
La struttura dell'antistadio, insomma, che doveva essere ceduta come 'contropartita' a quella ditta, resta a patrimonio comunale. Il via libera definitivo è arrivato con il voto favorevole di 12 consiglieri presenti al momento del voto: 11 di maggioranza più il consigliere Francesco Maria Grasso, che pur con alcune sottolineature, ha dato il suo appoggio a questo provvedimento.
Sono uscite dall'aula, invece, in segno di non condivisione, tutti gli altri consiglieri comunali di opposizione. Tra le contestazioni, la principale riguarda le modalità con cui si è deciso di addivenire ad un accordo bonario con la ditta inadempiente, piuttosto che, ad esempio, richiamarla alle sue responsabilità anche in sede legale: anche così, infatti, l'antistadio sarebbe rimasto al patrimonio comunale, visto che era previsto come contropartita per la realizzazione (mai avvenuta) degli impianti sportivi di Levanella. Una via che l'amministrazione ha preferito non percorrere per evitare tempi troppo lunghi, come era emerso anche dal dibattito politico che aveva anticipato il Consiglio comunale di ieri.
"Al di là degli estemporanei annunci del Sindaco che hanno il solo scopo di
aumentare la confusione su una materia molto complessa – commentano oggi i consiglieri di Avanti Montevarchi, Paolo Ricci e Fabio Camiciottoli – intendiamo confermare la nostra piena disponibilità verso la restituzione dell’Antistadio al patrimonio pubblico disponibile. Si tratta, infatti, di una nostra battaglia che ci ha visto protagonisti fin dall’inizio, in contrasto con l’allora Amministrazione Grasso che ha cambiato posizione ed oggi, inspiegabilmente, si erge a paladino della “salvaguardia” dell’impianto che lui stesso ha contributo a deviare dall’uso originario. Noi, invece, con coerenza continuiamo a pensarla allo stesso modo".
"La delibera che l’amministrazione Chiassai ha sottoposto al voto, però – hanno aggiunto – è una delega in bianco sulla quale non ci sono certezze riguardo alla corretta conclusione dei lavori a sostegno dell’operazione, ed è priva di tutte le garanzie tecniche ed economiche che assicurino la corretta conclusione dei rapporti con la ditta. Pur apprezzando lo sforzo fatto dall’amministrazione e dagli uffici per rendere più accettabile la delibera dopo l’ampio dibattito in commissione, riteniamo però che il Consiglio dovesse essere messo in condizione di avere tutti gli elementi per potersi esprimere compiutamente, visionando gli elaborati tecnici che attestassero la corretta esecuzione dei lavori del centro storico prima di chiudere una trattativa con la ditta".