23, Dicembre, 2024

Siccità e temperature alte, Coldiretti Arezzo: “Vendemmia più scarsa dal dopoguerra, ingenti perdite alle coltivazioni”

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Il bilancio dell’impatto del clima torrido del 2017 nelle campagne valdarnesi e toscane, tracciato da Coldiretti Arezzo: già si contano perdite importanti provocate alle coltivazioni e agli allevamenti tra siccità, incendi e violenti temporali. Anche la vendemmia ne risente: è prevista come la più scarsa dal 1947

Coltivazioni colpite in maniera irrimediabile dal caldo e dalla siccità, una vendemmia che si preannuncia molto misera nelle quantità. È il quadro tracciato da Coldiretti Arezzo, tracciando il punto della situazione di un'annata difficile per l'agricoltura locale, anche valdarnese. "Il 2017 è stato fino ad ora il secondo anno più caldo del pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,90 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo: lo certificano le elaborazioni Coldiretti gli ultimi dati relativi ai primi sette mesi della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880", si legge in una nota di Coldiretti Arezzo.

Le avverse condizioni climatiche per l’agricoltura si stanno facendo sentire anche sulla vendemmia 2017 che, secondo le previsioni, sarà la più scarsa dal dopoguerra ad oggi. Non solo: secondo Coldiretti, questa vendemmia dovrà essere anche la più precoce dell’ultimo decennio, con un anticipo di circa dieci giorni rispetto allo scorso anno. Una serie di cambiamenti che sono il frutto del "bizzarro andamento climatico, con un inverno asciutto e più mite, un precoce germogliamento della vite che ha favorito danni da gelate tardive ma anche siccità persistente e episodi localizzati di grandinate. In provincia di Arezzo ad oggi, manca circa il 50% dell'uva rispetto ad un'annata normale".

“Il 2017 – spiega il Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo Tulio Marcelli – si è aperto infatti con il mese di gennaio che si è classificato a livello globale come il terzo più caldo dall’inizio delle rilevazioni con febbraio, marzo, aprile, maggio e luglio che si sono invece classificati tutti al secondo posto mentre giugno è al terzo posto. Nel 2017 si contano nelle nostre campagne ingenti perdite provocate alle coltivazioni e agli allevamenti, tra siccità, incendi e violenti temporali”.

“L'agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – dichiara il Direttore di Coldiretti Arezzo Mario Rossi – si tratta però di una sfida per tutti che può essere vinta solo se si afferma un nuovo modello di sviluppo più attento alla gestione delle risorse naturali e con stili di vita più rispettosi dell'ambiente nei consumi, a partire dalle nostre tavole. Le nostre aziende oggi fanno i conti con una stagione difficilissima, i problemi causati dalle altissime temperature hanno distrutto interi raccolti, con pesanti effetti sulla nostra agricoltura che negli ultimi dieci anni ha subito ingenti danni a causa delle bizzarrie del tempo”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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