La vicenda risale al 2013. Le fiamme gialle hanno confiscato l’appartamento e i conti correnti della dipendente. 160mila euro la somma portata via al Comune di San Giovanni
La Guardia di Finanza di Arezzo ha confiscato, in via definitiva, un appartamento del valore di 100mila euro ed i conti correnti della ex dipendente del Comune di San Giovanni accusata di aver sottratto 160mila euro in tutto dalle casse dell'ente. La donna è stata già condannata dal Tribunale di Arezzo a due anni di reclusione (pena sospesa).
La vicenda risale al novembre 2013: il sindaco di San Giovanni Maurizio Viligiardi, dopo che alcuni controlli eseguiti per l'assestamento di bilancio avevano evidenziato ammanchi, presentò formale denuncia alla Procura della Repubblica.
Le Fiamme Gialle avviarono subito le indagini che portarono alla denuncia della dipendente per i reati di peculato e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Secondo la guardia di finanza, infatti, l’impiegata "approfittando del ruolo di responsabile dell’Ufficio e grazie all’esperienza decennale maturata nel settore contabile, aveva alterato e talvolta falsificato gli atti amministrativi, inviando telematicamente alla Tesoreria mandati di pagamento nei confronti di propri congiunti oppure ritirando personalmente allo sportello somme per contanti a fronte di richieste di anticipi per servizi vari".
Nell'aprile 2015 la Corte dei Conti sbloccò, su richiesta della Procura, in favore del Comune due immobili di proprietà della donna da lei vincolati in un fondo patrimoniale. Adesso uno degli appartamenti è stato confiscato.