“La rete sociale, la collaborazione fra enti, famiglie, istituzioni è fondamentale per intercettare fenomeni come il cyberbullismo e combatterli in tempo”. A Pian di Scò, venerdì scorso, docenti, psicologi, forze dell’ordine a confronto con insegnanti e cittadini. Tante le informazioni preziose per muoversi su un terreno ancora poco conosciuto
I rischi dell'era di internet non si combattono solo su internet, anzi: è dalla collaborazione tra famiglie, scuola, istituzioni e forze dell'ordine che si possono ottenere i risultati migliori. Perché fenomeni come il cyberbullismo, ma anche il grooming, cioè l'adescamento on line da parte dei pedofili, hanno bisogno di una vigilanza costante, in tutte le circostanze. Solo così si possono combattere le insidie del web.
Questo il messaggio emerso nel corso del convegno che, venerdì scorso a Pian di Scò, ha visto la presenza di decine di persone: insegnanti, genitori, comuni cittadini, che hanno seguito con interesse gli interventi dei relatori. “Non cadere nella rete: rischi, insidie e tentazioni del mare del web”: questo il titolo dell'iniziativa, che aveva l'obiettivo di promuovere la conoscenza dei nuovi sistemi di comunicazione, in particolare di Internet, per ostacolarne e prevenirne le possibili insidie e i possibili effetti negativi.
Ai ringraziamenti iniziali della dottoressa Granchi, che ha coordinato assieme a un gruppo di associazioni del territorio la serata, è seguito l'intervento della professoressa Menesini sul fenomeno del cyberbullismo. Tra le migliori strategie per combattere questo fenomeno, è emerso in particolare il ruolo della scuola e dei genitori nel contrasto e nella prevenzione del bullismo on line.
Il secondo intervento è stato curato dall'ingegner Massettini, referente della polizia postale, che ha illustrato rischi e pericoli della rete e i vari fenomeni in crescita come l'adescamento (grooming) e la pedofilia on line. Proposti, in questo senso, alcuni consigli e suggerimenti su come preservare la sicurezza di computer e dispositivi connessi on line, e come difendere la propria "reputazione digitale"; Massettini ha inoltre illustrato l'importanza del sistema di Parental Control, spiegando come la tecnologia può essere di supporto all'educazione digitale dei figli.
Il terzo e ultimo intervento è stato quello della dottoressa Remaschi, che ha illustrato alcune esperienze dirette, sottolineando le criticità e le risorse necessarie per mettere in campo strategie efficaci. Anche in questo caso, sono risultate fondamentali le potenzialità effettivamente presenti nella comunità scolastica e locale per prevenire ed intervenire sul fenomeno.
Numerose le domande del pubblico presente, che hanno indirizzato la discussione su molti aspetti legati ai rischi on line. L'interesse suscitato dall'iniziativa è la dimostrazione dell'estrema attualità del tema affrontato: il convegno ha voluto mettere in luce le insidie, le tentazioni del mondo della rete con tutte le frequenti e gravissime conseguenze di cui la cronaca dà testimonianza, e dare agli adulti, spesso privi di adeguati elementi per conoscere le insidie del web, quegli strumenti per poter essere consapevoli delle potenzialità e dei rischi del mare del web.
A questo scopo la riflessione si è spostata sull’importanza di costruire dei patti educativi tra genitori, insegnanti, educatori a vario titolo, circoli, parrocchie, spazi aggregativi per costruire nuove reti di prevenzione e di conoscenza, per rendere le famiglie più coscienti e meno disorientate, più capaci di decodificare le nuove insidie come cyberbullismo, stalking in rete, neck nomination, shock social game, termini sempre più ricorrenti ma spesso poco comprensibili.
L'incontro di venerdì sera è stato un primo fattivo esempio di come sia possibile costruire insieme un nuovo tipo di rete sociale, a supporto della salvaguardia e della promozione umana delle giovani generazioni, attraverso la collaborazione dell'Istituto Don Lorenzo Milani che con il Dirigente e i suoi docenti hanno partecipato alla realizzazione di questa iniziativa, la Parrocchia di S. Maria e S. Miniato a Scò, le associazioni sportive, cattoliche, culturali, ricreative, i circoli MCL e ARCI e i Comitati del paese, il Comune di Castelfranco Piandiscò che ha patrocinato l'iniziativa e i tanti i dirigenti e docenti delle altre scuole del territorio: Reggello, Figline, Matassino, Montevarchi, San Giovanni, Pontassieve, che hanno partecipato.