Per la zona Valdarno presente alla firma dell’accordo il vicesindaco di San Giovanni Sandra Romei. Ottenuti finanziamenti dal Dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per 180.000 euro
Firmato l'accordo per il progetto 'Fedora': si rafforza la rete antiviolenza in provincia di Arezzo. Il Dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri eroga finanziamenti per 180.000 euro
L'atto di costituzione dell'Associazione Temporanea di Scopo “ATS” per la gestione del progetto “Fedora”, è stato firmato da Eleonora Ducci vicepresidente della Provincia di Arezzo, Valentina Calbi Presidente dell'Unione dei Comuni del Casentino, Alberto Santucci Presidente dell'Unione dei Comuni della Valtiberina, Tania Salvi vicesindaco del Comune di Cortona, e Sandra Romei vicesindaco del Comune di San Giovanni, e Alessandra Benelli dalla vice presidente dell'Associazione Pronto Donna.
La proposta, “per il potenziamento dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli e per il rafforzamento della rete dei servizi territoriali”, che ha come titolo Fedora (Favorire l’Empowerment delle Donne e la Ricerca di Autonomia), è stata ammessa al finanziamento, con un contributo ministeriale di 180.000 euro, posizionandosi al 20 posto su 188 progetti presentati, rientrando dunque fra i 66 finanziati.
"Il Progetto Fedora ha come obiettivo quello di rafforzare la rete dei servizi territoriali già esistenti sia con l'ampliamento delle ore di ricevimento degli Sportelli Ascolto Donna delle Zone sociosanitarie, sia con quelle del Centro Antiviolenza dedicate ai percorsi di fuoriuscita dalla violenza svolte dalle operatrici, percorsi psicoterapeutici, assistenza legale per le donne che non rientrano nel gratuito patrocinio, sia dei servizi di assistenza, prevenzione e contrasto della violenza contro le donne; garantire i servizi educativi e di sostegno scolastico per i minori vittime di violenza assistita, in collegamento con le attività promosse dagli enti locali territoriali; promuovere l’orientamento lavorativo rivolto alle donne ospiti del Centro Antiviolenza".
"La Provincia, per quanto nelle sue possibilità, cercherà dunque di svolgere un ruolo sussidiario a beneficio dei cittadini della zona aretina, in primis mantenendo attivo lo sportello Ascolto Donna presso il Centro Pari Opportunità e cercando di attivare le stesse risposte che vengono garantite alle altre cittadine residenti nei comuni delle 4 zone sociosanitarie aderenti al progetto. I rappresentanti delle zone presenti hanno ringraziato la Provincia di Arezzo, per essersi fatta carico di questo progetto che permetterà al territorio di beneficiare di un supporto e di una implementazione importante".