Andrea Calò, Domenico Mangiola, Valentina Fontanelli, delegati Rsu Cobas Usl Toscana centro: “L’assessore regionale alla sanità e i sindaci del Valdarno fiorentino e aretino si arenano sull’integrazione, si azzuffano su cosa accaparrarsi per i propri ospedali e lasciano sul territorio una situazione di incertezza e precarietà”. Richiesta copia dei progetti inerenti l’integrazione degli Ospedali Serristori e S.M. della Gruccia
Dopo l'incontro tra l'assessore regionale Stefania Saccardi, i due direttori generali dell'Asl di riferimento e i sindaci e dopo le prese di posizione di Maurizio Viligiardi sindaco di San Giovanni e presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno aretino e di Giulia Mugnai, sindaco di Figline Incisa, sull'integrazione dei servizi tra il Serristori e l'ospedale della Gruccia prendono la parola i delegati Rsu Cobas Usl Toscana centro, Andrea Calò, Domennico Mangiola e Valentina Fontanelli.
"Improvvisamente escono dal lungo letargo i Sindaci del Valdarno fiorentino che, come i Cobas, richiedono a distanza di 4 anni l’applicazione del patto territoriale e di non smantellare l’Ospedale Serristori da ritenersi parte integrante della rete ospedaliera fiorentina. Imbarazzanti le dichiarazioni del Sindaco di San Giovanni Valdarno nonché Presidente della Conferenza dei Sindaci Viligiardi che resosi conto dell’impossibilità di annettere l’ospedale Serristori si è accorto di aver perso oltre 150 posti letto all’ospedale della Gruccia e di avere il Pronto Soccorso agonizzante oltre alle varie specialistiche perse e trasferite al S.Donato di Arezzo e all’ospedale delle Scotte di Siena".
"A questo punto come delegati Rsu Cobas P.I. pretendiamo che dalle parole si passi ai fatti: portare a termine gli investimenti previsti per riqualificare l’Ospedale Serristori, assunzione a tempo indeterminato di personale sanitario e tecnico, la riapertura giornaliera della Farmacia ospedaliera, il mantenimento della week surgery, il rafforzamento del personale in oncologia, dialisi, pronto soccorso, laboratorio analisi e centro trasfusionale nonché un serio e adeguato investimento sui servizi distrettuali e territoriali. Questo per noi vuol dire rispondere ai bisogni sanitari dei cittadini".
Intanto ricordano i delegati Rsu Cobas che nell'assemblea tenutasi lo scorso 13 gennaio i lavoratori dell’Ospedale Serristori hanno respinto il “piano straordinario per fronteggiare l’emergenze del pronto soccorso”, predisposto dalla Usl Toscana centro: "non dà una risposta alle croniche carenze di personale in quanto le assunzioni di lavoratori interinali promesse 8 unità – 4 infermieri e 4 OSS – non eliminano i rientri diurni e notturni sul libero del personale sanitario, le tantissime reperibilità attivate e programmate indiscriminatamente, i continui richiami dalla ferie, i doppi turni di notte e gli aumenti dei carichi di lavoro". I lavoratori hanno anche "denunciato l’ennesimo tentativo di distruggere la chirurgia generale e la week surgery per raccattare qualche posto letto per tamponare il sovraffollamento al pronto soccorso. Misure inique, inutili e dannose per i tanti cittadini in lista di attesa per interventi chirurgici e soprattutto pericolose per la vocazione dell’ospedale per acuti continuamente indebolito delle diverse specialistiche dai tagli ai posti letto.
"Inoltre è stato respinto il progetto più volte annunciato di falsa integrazione tra gli ospedali della Gruccia e del Serristori, così come quello del distretto unico del Valdarno in quanto avrebbe tolto ai cittadini ancora servizi, attività e prestazioni regalandoli al privato 'sociale' e al business in aumento delle varie società che speculano sui bisogni sanitari dei cittadini e che sono in aumento nei nostri territori. Infine è stato richiesto senza più alcun indugio l’applicazione del patto territoriale del 2013 di rilancio, riqualificazione e messa in sicurezza dell’Ospedale Serristori".
Andrea Calò, Domenico Mangiola e Valentina Fontanelli hanno chiesto, poi, all'assessore regionale Stefania Saccardi e al direttore generale della Usl Toscana centro di poter entrare in possesso della copia dei progetti inerenti l’integrazione degli Ospedali Serristori e S.M. della Gruccia.