24, Novembre, 2024

I giovani e internet, rapporto complesso: tra incoscienza e consapevolezza, così il mondo virtuale influisce nella vita reale

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Un quadro a luci e ombre, quello tracciato dalla ricerca effettuata fra gli adolescenti che frequentano le scuole superiori della provincia di Arezzo, Valdarno compreso. Tutti connessi, anche grazie agli smartphone, tutti attivi sui social: ma spesso rinunciano a ore di sonno, e qualche volta anche il rendimento scolastico ne risente

Mediamente consapevoli dei rischi di internet, connessi ogni giorno, molto attivi sui social network. I giovani aretini e valdarnesi continuano a preferire, in media, il mondo reale a quello virtuale, per le amicizie: ma on line passano comunque più ore al giorno, e a volte rinunciano anche a qualche ora di sonno, pur di rimanere in chat. Insomma, il ritratto del rapporto fra gli adolescenti e internet presenta aspetti positivi e qualche dato preoccupante. 

Un quadro emerso dall'indagine statistica promossa dal Dipartimento Dipendenze dell’Azienda Sanitaria locale Arezzo-Asl toscana Sud Est. L’ideazione del progetto è a cura dei cinque Servizi delle Dipendenze della Asl, i dati statistici sono stati elaborati da Marco Marcellini, esperto in sicurezza e consulente tecnico di Procure e Tribunali nella prevenzione dei crimini informatici: i risultati, che saranno disponibili anche on line, vengono presentati nelle scuole superiori. 

Il questionario è stato sottoposto a un campione di studenti composto da 652 giovani tra i 14 ei 20 anni, provenienti da tutta la provincia di Arezzo: sono 12 le scuole coinvolte fra cui, in Valdarno, il Varchi di Montevarchi e l'Isis Valdarno di San Giovanni. Un questionario diviso in tre parti con 20 domande in tutto, che spaziano su diversi temi legati alla connessione.   

La maggior parte dei ragazzi (quasi 7 su 10) ammettono di navigare su internet per una quantità di tempo al giorno che va da 1 a 5 ore in media; sono più del 20%, invece coloro che passano on line oltre 5 ore al giorno. I ragazzi sono grandi frequentatori dei social network, in testa Facebook seguito da Instagram e YouTube.

Chiamati a giudicare il loro rapporto con i social e internet, normalmente appaiono piuttosto consapevoli: si dicono soddisfatti dell'immagine che hanno di sé stessi, e delle amicizie fatte attraverso i social. La fetta di coloro che invece sono insoddisfatti sì attesta intorno al 2%. Più travagliato il rapporto con i genitori e con gli adulti, che tendono a criticare l'uso che i ragazzi fanno di internet, specialmente attraverso i cellulari.  

Ma sull'affidabilità delle persone che gli adolescenti conoscono in rete non sembrano essersi interrogati a fondo: più del 40% dei ragazzi non ha saputo rispondere alla domanda "quanto ritieni affidabili le persone che incontri in rete?"; il 32% le ha definite poco affidabili mentre una fascia superiore al 16% le ha definite affidabili. Tra gli obiettivi del progetto, in effetti, c'era anche quello di sensibilizzare gli studenti ad un uso consapevole del web e dei social. 

Infine la questione dell'influenza del mondo virtuale su quello reale: 4 ragazzi su 10 si rendono conto a volte di passare troppo tempo su internet, mentre addirittura il 17% ammette di accorgersene spesso. Oltre un ragazzo su due afferma di non trascurare i suoi impegni per passare più tempo collegato, ma l'altra metà e invece meno sicura: il 30% riconosce che, seppur raramente, trascura gli impegni e il 13% lo fa alcune volte.

E gli studi? Solo il 37% è sicuro che non risentono negativamente del tempo passato online, ma dall'altra parte una fetta (che nel complesso arriva al 60%) ammette che gli studi sono penalizzati dal tempo passato a navigare su internet, con un grado di risposte che va da 'ogni tanto' a 'sempre'.

Uscire e incontrare gli amici nel mondo reale rimane l'attività principale per oltre 6 ragazzi su 10, ma la percentuale di coloro che passano più tempo on-line che fuori casa a volte, spesso o sempre, si attesta intorno al 35%. E per rimanere qualche minuto in più in chat, la sera, i ragazzi spesso rinunciano anche al sonno: lo fanno quasi tutti, visto che solo il 23% risponde di non aver mai perso un'ora di sonno per rimanere connesso. Tutti gli altri ammettono di aver rinunciato a dormire ogni tanto, spesso e addirittura un ragazzo su 10 lo fa praticamente ogni sera. 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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