Il militare dell’aeronautica in forza a Pisa si trovava con un amico a bordo di un ultraleggero. Il mezzo cadde il 23 ottobre in Pratomagno, tra Castelfranco e Loro Ciuffenna. L’Istituto Marsilio Ficino, scuola frequentata dal maggiore, lo ha voluto ricordare a due mesi dalla morte
A due mesi dalla morte l'istituto Marsilio Ficino di Figline ha deciso di organizzare un premio letterario e una borsa di studio in memoria di Stefano Romito, il maggiore dell'aeronautica militare morto il 23 ottobre scorso in un incidente durante un volo in ultraleggero. Insieme a lui morì anche Rodolfo Mandò, tecnico radiologo.
Stefano Romito è stato ricordato nel contesto della festa di Natale, che si è svolta al Teatro dei Salesiani, organizzata dall'istituto “Marsilio Ficino”, scuola che il maggiore aveva frequentato, dalla moglie Francesca, dai sui ex-insegnanti Franca Feroci e padre Ugo Rossi, dai commilitoni in tuta di volo e dal tenente colonnello Gianluca Pannullo, comandante del 2° Gruppo Volo della 46ª Brigata Aerea di Pisa, del quale faceva parte.
Il 23 ottobre il maggiore Romito, 39 anni, originario di Figline ma residente a San Giovanni, volontario della Misericordia, con all'attivo oltre 5.000 ore di volo e varie missioni per le quali aveva ricevuto anche riconoscimenti, decollò con l'ultreleggero dal campo volo di Cavriglia insieme a Rodolfo Mandò. Il mezzo precipitò in Pratomagno, al confine tra Castelfranco e Loro Ciuffenna. Per entrambi non ci fu niente da fare.
Nel corso della cerimonia è stato ricordato non solo il militare ma anche soprattutto l'uomo, amante del musica e dell'arte, volontario della Misericordia e anche prestato alla scrittura, con la pubblicazione di un libro e di alcuni articoli su “Rivista aeronautica”.
Per questo è stato istituito il premio letterario: gli studenti del “Ficino” si cimenteranno nella alla preparazione di un elaborato dedicato al volo, quello scelto come vincitore sarà pubblicato sulle pagine delle rivista.