24, Novembre, 2024

Centrale a biomasse di Levane, il comune chiede ad Arpat un monitoraggio straordinario della qualità dell’aria

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Mentre continua la serie di sforamenti dei limiti del Pm10 registrati dall’unica centralina Arpat del Valdarno, quella di Figline, il comune di Montevarchi recepisce le istanze dei cittadini e chiede un controllo extra nella zona di Levane

Un controllo straordinario agli inquinanti atmosferici presenti nell'aria intorno all'abitato di Levane, in particolare in prossimità della centrale a biomasse che si trova nell'area artigianale della frazione, nel comune di Montevarchi. A farne richiesta formale all'Arpat è stata proprio l'amministrazione comunale montevarchina. 

Una richiesta che arriva in un momento critico sul fronte dell'inquinamento dell'aria: in Valdarno, il Pm10 sta continuando a segnare una lunga striscia di superamenti dei limiti medi di legge (50 microgrammi per mentro cubo), come dimostrano i dati rilevati dall'unica centralina Arpat presente in Valdarno, quella di Figline. 

La Regione Toscana ha recentemente inserito il comune di Montevarchi nella nuova area di superamento denominata “Valdarno Superiore” entro cui risultano compresi anche i Comuni di Figline e Incisa, Reggello, San Giovanni e Terranuova. I comuni hanno dovuto redigere e approvare il Piano d'Azione Comunale previsto dalla Legge Regionale 9/2010 e programmare azioni di riduzione delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici per un miglioramento della qualità dell’aria. Gli ultimi sforamenti registrati hanno portato all'assegnazione, per il Valdarno, del valore 2 all'Indice di Criticità per la Qualità dell'aria secondo quanto previsto dalla Delibera n.814 del 01-08-2016 e l’emissione di apposite ordinanze anti-smog, che restano in vigore. 

Alla luce di questa situazione, e considerando anche le preoccupazioni espresse dai cittadini, la Giunta di Montevarchi ha dunque richiesto all’Arpat un controllo della qualità dell’aria nella zona di Levane in cui è presente l’impianto di cogenerazione alimentato a biomasse vergini, allo scopo di verificare l’eventuale presenza di inquinanti pericolosi per la salute, con una nuova campagna di monitoraggio dell’aria per mezzo di un autolaboratorio mobile come già avvenuto negli anni precedenti.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati