23, Dicembre, 2024

Come si lavano i denti? Si impara a scuola. La Asl fra i banchi con il servizio di odontoiatria sociale

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Progetto della Asl che porta gli igienisti dentali nelle scuole, a Arezzo e in Valdarno. Intanto si implementa il progetto di odontoiatria sociale, con sale operatorie aperte per pazienti non collaboranti

Nelle classi seconde delle scuole elementari del Valdarno aretino, i bambini impareranno anche come lavarsi i denti in modo corretto, e mantenere una buona igiene orale. Si tratta di un nuovo progetto della Asl Toscana Sud Est che, in provincia di Arezzo, ha implementato il progetto dedicato all'odontoiatria sociale, per intercettare quelle fasce di popolazione, sempre più ampie, che trascurano la propria igiene orale magari perché le cure dentistiche sono troppo costose. 

Per cercare di invertire questa tendenza, la Regione Toscana, da anni, ha introdotto nei Livelli essenziali di assistenza numerose prestazioni odontoiatriche non previste in quelli nazionali. In questo modo chi si trova in condizioni di vulnerabilità sanitaria (handicap gravi, patologie rare o croniche, ecc.) o ha un Isee inferiore a 8mila euro può accedere gratuitamente alle cure del dentista, compresa l'istallazione di eventuale protesi. Per le fasce da 8mila a 14mila euro, invece, è previsto il pagamento di un ticket. L'accesso alle prestazioni odontoiatriche è libero, cioè senza prescrizione medica, con prenotazione al Cup.

In linea con questo sforzo, la ex Asl 8 ha aperto in Valdarno, a Montevarchi, un ambulatorio di odontoiatria sociale, mentre a livello provinciale ha assunto a tempo determinato due igienisti dentali, un ortodontista, un odontoiatra pedodontista e un dirigente medico odontoiatra a tempo indeterminato.

Ora, dunque, si pensa ai bambini. Tutti quelli che hanno circa 7 anni (sono duemila, tra Arezzo e il Valdarno) riceveranno in classe la visita di un igienista dentale che, oltre a dare indicazioni sulla corretta igiene e alimentazione, farà anche una valutazione non clinica dello stato di salute della bocca dei bambini, previo consenso dei genitori. Consenso che, considerata l’alta presenza di comunità straniere (in Valdarno il 21,43% dei bambini nati da genitori stranieri) è stato tradotto in più lingue. Per l'Azienda sanitaria è questo un aspetto molto importante, poiché le famiglie di origini diverse hanno abitudini alimentari diverse, spesso con alti consumi di zuccheri. 

Un’errata alimentazione è la causa del 50% delle carie dei bambini, e solo eliminando gli zuccheri dei succhi di frutta e altre bevande è possibile ridurre la patologia già del 30%.

Passi avanti anche per le cure odontoiatriche agli anziani e ai malati cronici. Il bisogno di salute orale, infatti, aumenta proprio in relazione alla fragilità sociale, alla longevità, all'aumentato peso delle patologie e nelle situazioni di maggior esposizione. Per questo il progetto aziendale ha messo a disposizione una sala operatoria presso l’ospedale la Gruccia in Valdarno, per i pazienti non collaboranti (un giorno al mese) e una sala operatoria al San Donato di Arezzo per interventi di particolare complessità e chirurgia orale. Su segnalazione del medico di famiglia, infine, vengono effettuate visite domiciliari a pazienti che hanno poca mobilità.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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