23, Dicembre, 2024

Serristori: “degrado, incuria e abbandono” nella sede amministrativa. Chiesti interventi urgenti

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La richiesta è arrivata da Andrea Calò, RSL, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, della Asl Toscana centro, dopo aver effettuato due sopralluoghi

Dopo due sopralluoghi nella sede amministrativa del Serristori di Figline il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza della Asl Toscana Centro, Andrea Calò, chiede "interventi urgenti e indifferibili" per una situazione che definisce di "degrado, incuria e abbandono".

Il primo sopralluogo è stato effettuato nel mese di luglio. "I locali sono risultati sprovvisti dei requisiti normativi di ambienti di lavoro e totalmente ignorate dai Resp.li nella loro ottemperanza e messa a norma per quanto attiene la salute e sicurezza sul lavoro. Nonostante che abbia inviato l’esito del sopralluogo con una mappatura degli spazi, luoghi, impianti, infrastrutture non corrispondenti ai principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a tutt’oggi non sono intervenuti interventi tecnici adeguati di messa a norma rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari in materia e conformi alla natura del servizio".

Il secondo sopralluogo è stato fatto il 13 ottobre scorso. Andrea Calò evidenzia come gli interventi richiesti ancora non siano stati fatti e, soprattutto, come la situazione della struttura sia peggiorata. Vengono segnalate "copiose infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto, soffitti e muri dei vari uffici, dette infiltrazioni coinvolgono anche impianti elettrici e plafoniere".

"La situazione di degrado, incuria e abbandono prefigura una situazione di pericolo per la pubblica l’incolumità degli stessi lavoratori a causa di inadeguate misure di intervento di manutenzione, di messa in sicurezza e prevenzione e soprattutto perché sono totalmente omesse le disposizioni del Dlgs 81/2008 sui requisiti dei luoghi di lavoro anche indicati nell’allegato IV laddove si specifica che i luoghi di lavoro devono essere stabili, solidi e corrispondenti al loro impiego e alle caratteristiche ambientali ivi compresi per le manutenzioni di cui hanno bisogno". 

Il rappresentante RSL della Asl entra nello specifico: "Nello specifico la stanza 'ufficio protocollo e medicina di base' è soggetta a copiose infiltrazioni d’acqua proveniente dal soffitto, con sgorature sui muri, le infiltrazioni coinvolgono anche gli impianti elettrici e le plafoniere, inoltre l’ambiente è umido, nella stanza 'area presenze' persiste un problema evidenti di microclima di cui all’esposto del 19 luglio 2016 è priva di riscaldamento, stanza 'ufficio di gravidanze a rischio, cartelle cliniche' oltre un problema ancora non risolto di microclima di cui alla nota del 19 luglio 2016 è soggetto a copiose infiltrazioni d’acqua lato finestre, con sgorature dal soffitto e sui muri, presenza di umidità e indebolimento strutture murarie, nella stanza 'ex economato, provveditorato' è soggetta a infiltrazioni d’acqua sia lungo le pareti, che dal soffitto, con sgorature sparse sui muri, anche in questo caso l’ambiente è umido, stanza 'servizi sociali' copiose infiltrazioni d’acqua dal soffitto con distacco d’intonaco; stanza archivio/soffitta piove dal lucernario e dal tetto inoltre è presente una trave portante pericolante. In tutte queste stanze ci sono operatori che operano senza i requsiti di salute e sicurezza".

Infine le richieste di "interventi di merito urgenti e indifferibili. Nel sollecitare adeguati e tempestivi interventi mi riservo nel contempo azioni di tutela ed eventuali ricorsi ad istanze superiori per eventuali inadempienze". 

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