23, Novembre, 2024

Rischio sismico, solo una scuola è a norma: l’asilo nido di viale Matteotti. Per tutti gli altri servirebbero interventi

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A fare il punto è il vicesindaco Bucci in Consiglio comunale, che traccia il quadro della situazione in risposta a una interrogazione. “A norma solo l’asilo La Farfalla, oltre al Centro per le missioni di pace di Ricasoli”, spiega. “Il bando regionale? Esclude le scuole dai finanziamenti”

C'è una sola scuola pubblica, a Montevarchi, che risponde a tutte le più recenti norme antisismiche. È l'asilo nido La Farfalla, in viale Matteotti, realizzato nel 2011 con strutture in legno e adeguate alle necessità antisismiche. Insieme all'asilo, l'unico altro edificio con le stesse caratteristiche di prevenzione del rischio sismico è il Centro di documentazione delle Missioni umanitarie e di pace realizzato nelle ex scuole di Ricasoli. 

Il punto della situazione lo ha tracciato in Consiglio comunale il vicesindaco Luciano Bucci, rispondendo a una interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza Pd e Avanti Montevarchi. Un quadro complesso, che riguarda gli edifici pubblici. "L'analisi diagnostica completa fu realizzata con fondi del Miur – ha specificato Bucci – e ad oggi ci risultano 38 edifici pubblici, tra cui 17 scuole, considerati di interesse strategico o rilevante per finalità antisismiche". 

Edifici dunque che sono considerati prioritari nei piani di protezione civile, e per i quali è già stato tentato di accedere a finanziamenti per la messa a norma. "Nel 2014, il comune fece istanza per un bando regionale per questi edifici, ma purtroppo non ottenne finanziamenti", ha ricordato Bucci. Negli anni, in scuole e edifici pubblici sono stati eseguiti alcuni interventi di messa in sicurezza, importanti anche in caso di terremoto: la risistemazione di intonaci, infissi, coperture e così via. Gli interventi di messa a norma però mancano. 

"Ci stiamo muovendo proprio su questo – ha detto Bucci – e su più fronti. Prima di tutto, abbiamo fatto istanza per l'accesso a un bando regionale per la realizzazione di indagini e studi di Microzonazione sismica e per analisi delle condizioni limite per l’emergenza. Uno studio importante, per il quale speriamo di ottenere finanziamenti. Per quanto riguarda il bando regionale per il finanziamento di interventi di messa a norma antisismica, già annunciato dai consiglieri, è stato approvato dalla giunta ma recita espressamente "con esclusione di edifici scolastici", e ne prendiamo atto". 

"Per altri versi, abbiamo stabilito delle priorità. Ci sono ad esempio le scuole primarie di Levane, Levanella, Mercatale e Pestello. Queste saranno inserite nei prossimi programmi dei lavori pubblici per quanto riguarda gli interventi necessari fin da subito. Non si esclude però che, per alcuni casi, come per esempio il Pestello, possa essere più conveniente delocalizzare, costruendo altrove, piuttosto che mettere a norma: si tratterebbe comunque di interventi a lungo termine. Per il momento – ha concluso Bucci – stiamo valutando all'installazione di sensori 3D che possano far scattare segnali di allarme in occasione delle onde primarie, prima dell'arrivo di quelle secondarie e superficiali, più distruttive". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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