05, Luglio, 2024

Referendum costituzionale, salta il confronto. Il Comitato per il No attacca: “Pd non ha fornito nominativo”

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Il Comitato Democrazia Costituzionale del Valdarno lavorava a un confronto tra gli esponenti del Sì e del No. “Ma il Pd di Figline e Incisa non ha indicato un nome da contrapporre al prof. Caretti. Chi rappresenta il Sì rinuncia al confronto”

Non ci sarà un confronto fra i promotori del Sì e del No a Figline e Incisa. Il dibattito sul disegno di revisione costituzionale non si terrà per mancanza di una delle due posizioni, quella del Sì. A denunciarlo è il Comitato Democrazia Costituzionale del Valdarno, sostenitore del No. 

"I cittadini elettori, gli amici e i compagni – si legge in una nota – devono conoscere i motivi del mancato dibattito a due sulla revisione costituzionale che si sarebbe dovuto tenere nel comune di Figline e Incisa. Il segretario del Pd locale ha sempre promesso, per scritto e a voce, un suo nominativo di “alto livello” da contrapporre al professor Paolo Caretti, nostro rappresentante illustrante le ragioni del No".

"Ma nell’ultimo incontro tra le parti di venerdì 2 settembre siamo stati informati che, nonostante i suoi ripetuti sforzi, lo schieramento del Sì non era in grado di indicare nessun nominativo. Non solo: ci è stato comunicato che il Partito democratico non intende avere confronti sulla materia; l'ipotesi di uno o più dibattiti, da tenere nelle Case del Popolo, Circoli ricreativi e altri luoghi pubblici o tramite i mezzi di informazione televisivi della vallata, sarà esaminata dagli eventuali comitati del Sì, sulle cui decisioni il nostro interlocutore, nel rispetto di volontà ancora da definire, nulla poteva anticipare".

"Noi del Comitato di Democrazia Costituzionale del Valdarno, propugnatori del No al prossimo referendum – chiude la nota – faremo ogni sforzo per informare l'opinione pubblica sulle ragioni che stanno alla base della nostra posizione, preferendo farlo nei dibattiti, sicuri della validità delle nostre posizioni, oppure da soli se costretti dalla rinuncia dei nostri competitori".

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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