Approvata una risoluzione della maggioranza. Ma il Movimento 5 Stelle attacca: “Dimostrata l’incoerenza della forza politica che oggi amministra Montevarchi, si è astenuta in un documento già presentato mesi fa dall’attuale vicesindaco”. Il quale replica con un comunicato
Ha avuto un solo voto a favore, quello del consigliere M5S Carlo Norci, la mozione inerente l'affidamento del servizio di gestione dei rifiuti a Sei Toscana in Ato Toscana Sud. Si tratta della mozione lanciata un anno fa sotto il nome di "Rifiutopoli", e già passata da molti consigli comunali, compreso quello di Montevarchi nella scorsa legislatura. Nel Consiglio di venerdì sera, l'astesione di tutti gli altri consiglieri ha comportato la bocciatura della mozione.
E ora M5S attacca la maggioranza, parlando di "voltafaccia". In una nota, il Movimento 5 Stelle di Montevarchi scrive: "Solo qualche tempo fa la stessa identica mozione era già stata presentata dalle forze politiche che oggi governano Montevarchi. Era stato l'allora consigliere di opposizione di “Prima Montevarchi” Bucci, oggi vicesindaco, a presentarla votando a favore, mentre la maggioranza si era invece astenuta. Ebbene ieri la destra insieme alla sinistra e all’ex sindaco Grasso si è astenuta, e la mozione è stata votata a favore solo dal consigliere 5 stelle".
"Quello che è successo- commenta M5S – dimostra in modo inequivocabile l’incoerenza della forza politica che oggi amministra Montevarchi e il suo interesse partitocratico. Oggi che governano, con una clamorosa marcia indietro sostengono e legittimano il sistema ATO che fino a ieri avevano ferocemente contestato e vanno a braccetto con la coalizione di sinistra. Nel tentativo non riuscito di non perdere completamente la faccia, la destra ha proposto e approvato una risoluzione che è solamente “acqua fresca”, puro politichese, in cui si impegna ad approfondire alcuni aspetti dell'affidamento a Sei Toscana. Vogliamo chiedere a questa giunta e in particolare al vicesindaco Bucci, che non ha proferito neppure una parola sul suo “voltafaccia”, che cosa mai abbiano da approfondire visto che la mozione è identica a quella da lui stesso presentata e votata solo poco tempo fa".
"Da quanto è accaduto – conclude la nota del Movimento 5 Stelle di Montevarchi – appare evidente che la nomina a presidente dell’ATO Toscana Sud del sindaco di Arezzo Ghinelli, di centrodestra, ha determinato le scelte incoerenti dell'attuale amministrazione di Montevarchi e che questa nomina non rappresenterà un momento di cambiamento, ma sarà la prosecuzione di una politica purtroppo ben nota che continuerà a ignorare gli interessi della collettività".
Parole a cui è arrivata attraverso facebook la replica del vicesindaco Luciano Bucci che, dopo aver annunciato l'incarico ai legali per verificare se nelle parole del Movimento 5 Stelle si ravvisino gli estremi della diffamazione, spiega: "Intendo stendere un velo pietoso sulle affermazioni di chi mostra un'ignoranza istituzionale senza precedenti, tanto da non comprendere che gli assessori in ambito consiliare hanno diritto di parola ma non di voto. Ignoranza tanto più ingiustificata in quanto manifestata da chi proprio dalle istituzioni (nel caso di specie quelle regionali) ha avuto ben remunerati incarichi".
Poi entra nel merito: "Nella scorsa consigliatura, è vero, su richiesta del Movimento 5 Stelle di Montevarchi, ho presentato una mozione sul tema, ma in termini di ipotesi e non di certezze, che solo la magistratura può decretare come tali; la presentai perché sono convinto che in democrazia si debba portare in sede istituzionale anche le istanze di coloro che, altrimenti, sono impossibilitati a farlo, come il M5S che non aveva eletti".
Sull'affidamento a Sei Toscana "l'Amministrazione ha già predisposto una lettera in cui, in ossequio al deliberato del Consiglio comunale, si interessa l'Autorità di Ambito affinché fornisca tutti i chiarimenti e la documentazione sulle circostanziate affermazioni contenute nella mozione. Lettera che assume i connotati dell'esposto in quanto, oltre che all'ATO, è trasmessa alla Procura della Repubblica di Arezzo e a quella Regionale presso la Corte dei Conti di Firenze per verificare se quanto contenuto nella mozione risponde a verità e se nei fatti rappresentati si ravvisino estremi di reato. L'amministrazione comunale – conclude Bucci – non intende certo interrompere il servizio, non volendo dar vita ad una "monnezzopoli" sulla scorta di quanto sta avvenendo nella capitale".