Ex sindaco di Castelfranco, capogruppo consiliare della lista civica Per Castelfranco dal 2009, Marco Morbidelli affronta anche quest’anno la sfida delle elezioni amministrative. “Ci mettiamo a disposizione per essere il punto di riferimento di tutti gli uomini liberi di Castelfranco, Piandiscò, Faella, Vaggio, Matassino e di tutte le altre frazioni che con il Comune unico rischiano di non riemergere mai più”
La presentazione ufficiale è avvenuta nel corso dell'inaugurazione della sede di Faella. Il candidato a sindaco per il Comune unico della lista Castelfranco Piandiscò è Marco Morbidelli, ex sindaco di Castelfranco e capogruppo consiliare uscente della lista Per Castelfranco.
Fanno parte della lista civica, costituitasi in associazione, uomini, donne e giovani di varie estrazioni politiche.
"Questo è un movimento che muove da una necessità univoca: idee nuove, obiettivi possibili e voglia di cambiare. Le nostre comunità sono state unite senza che ai cittadini fisse stata data la possibilità di comprendere quanto sia difficile distribuire equamente risorse, servizi e possibilità. I promotori di questa fusione sono stati le prime vittime di questa scelta poco ragionata".
"Noi ci mettiamo a disposizione per essere il punto di riferimento di tutti gli uomini liberi di Castelfranco, Piandiscò, Faella, Vaggio, Matassino e di tutte le altre frazioni che con il nuovo comune rischiano di non riemergere mai più".
Marco Morbidelli, poi, da sempre contrario al Comune unico continua:
"Mi sto rendendo conto, in questi mesi di gestione unica, che sono più i difetti e le difficoltà che i vantaggi. C'è ancora chi spera nel cambiamento e io ci voglio provare. Con questa candidatura vogliamo tentare di amministrare questo Comune unico anche se la maggior parte di noi non era favorevole alla fusione".
"Scegliere la lista civica significa avere la sicurezza che qualcuno ha la competenza di cosa si va ad amministrare. Noi abbiamo una gran paura di amministrare questa realtà perchè gestire tre centri grandi come Castelfranco, Piandiscò, Faella e poi Vaggio e Matassino non è cosa di tutti i giorni. Crediamo ci voglia competenza, passione e soprattutto quella autorevolezza che viene dalla capacità di sintesi di chi conosce cosa bisogna fare".