Si è conclusa l’edizione 2014 del Vinitaly. Molte le aziende valdarnesi presenti: “Il settore risente della crisi della ristorazione, per fortuna c’è l’export”. In molti sono soddisfatti dell’esito della kermesse: “Vetrina importante per farsi conoscere”.
Calice mezzo pieno per il Vinitaly 2014. Molte le aziende valdarnesi che hanno preso parte alla maggiore vetrina del settore a livello nazionale. Ed i numeri sono positivi, assicurano i partecipanti.
Come Giulietta Benini e Valerio Vallone della Cantina del Valdarno Superiore di San Giovanni che spiegano: "Il Vinitaly offre l'opportunità di farsi conoscere e di trovare contatti importanti anche per quanto riguarda il mercato estero. Il settore è in buona salute nonostante si noti una certa crisi nella ristorazione. Molto bene invece l'export: i vini toscani sono ancora molto apprezzati e stanno conquistando un loro spazio anche nei mercati emergenti come Brasile, Russia, Cina e Corea, ma anche il Messico".
Stesso parere espresso da Aldo Liquori e Sorana Brocchi delle Strade del Vino che ha partecipato all'evento insieme alla Camera di Commercio di Arezzo: "Le aziende hanno potuto stringere contatti e solo il tempo ci dirà con quali risultati. Il nostro è un settore molto vivace e anche in provincia di Arezzo, così come in Valdarno ci sono molte aziende giovani: questo sicuramente è un aspetto molto incoraggiante".
Il Chianti continua a fare la voce grossa, ma anche altri vini stanno ritagliandosi un loro spazio importante. E così oltre al Sangiovese, molto sponsorizzato durante il Vinitaly 2014 è stato il Syrah, doc di Cortona. L'obiettivo è chiaro: abbracciare una clientela sempre più ampia.