23, Novembre, 2024

Rignanese regina, storica promozione in Serie D

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I biancoverdi battono 3-0 il Firenze Ovest e vincono il campionato con una giornata di anticipo. Contro ogni pronostico, a dispetto di avversarie più quotate, ha vinto la costanza di rendimento e la corretta programmazione

Fin dalla vigilia il campionato si annunciava più che mai equilibrato, con tre o quattro protagoniste sicure a giocarsi la vittoria finale e le altre a spartirsi il resto. Nessuno avrebbe puntato sulla Rignanese. Però si sa, nello sport la costanza conta più dei singoli nomi e la squadra di Guarducci lo ha dimostrato ancora una volta: grazie al 3-0 rifilato in trasferta al Firenze Ovest, i biancoverdi vincono il campionato con una giornata di anticipo e festeggiano la promozione in Serie D, la prima della storia.

Salita ai piani alti della classifica nelle prime giornate, mano a mano la Rignanese ha assistito alle cadute delle avversarie più quotate – Montevarchi, San Donato, Foiano, solo per dirne alcune – spesso rendendosi anche responsabile delle loro crisi. Gli unici a non arretrare mai erano proprio gli uomini di Guarducci che nell'ultima parte di stagione si sono ritrovati al comando da soli, vincendo (ad oggi) 16 delle 29 partite disputate grazie al miglior attacco del torneo e a una difesa tra le meno violate, senza mai accusare le vertigini e anzi facendosi sempre trovare pronti in quelle partite da “dentro o fuori”.

Lo era anche quella di oggi e, di nuovo, non c'è stata storia: primo gol dopo appena otto minuti con Bennati, raddoppio al 38' con Privitera, partita chiusa appena prima dell'intervallo con il solito Pagnotta (protagonista tra i protagonisti, da oggi capocannoniere del torneo al pari di Vangi del Montervarchi con 17 reti).

Così oggi il club biancoverde festeggia un traguardo storico per tutta la città, appena sfiorato l'anno scorso e finalmente raggiunto come un giusto premio per gli anni di corretta programmazione che per la prima volta hanno portato nel calcio che conta una realtà piccola per numeri ma grande per organizzazione.

Foto di Michele Bossini

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