Operano soprattutto in edilizia e manifatturiero, e nel 2015 hanno fatto i conti con calo di produzione, ordinativi e fatturato. “L’occupazione tiene grazie alla decontribuzione sulle assunzioni”, spiega Fabio Mascagni, presidente di Cna Valdarno, che fa il punto della situazione
Sono 2804 le imprese artigiane presenti in Valdarno aretino, circa un terzo di tutte quelle con sede in provincia di Arezzo (10.445). Lavorano principalmente nel settore delle costruzioni edili (sono 1237) e in quello del manifatturiero (801). E a fine 2015 il saldo, rispetto a un anno fa, è stato negativo: tra cessazioni e nuove aperture, infatti, il confronto è di 81 aziende in meno.
I dati di questa fotografia del settore si riferiscono al 4° trimestre 2015 e sono stati raccolti dalla Cna del Valdarno, il cui presidente, Fabio Mascagni, spiega: "Nei nostri uffici forniamo servizi, assistenza e consulenza ad oltre il 40% degli artigiani attivi in Valdarno. E sono loro che ci danno il quadro della situazione: lamentano soprattutto difficoltà legate al mercato interno fermo, alla pressione fiscale, alla mancanza di liquidità".
C'è poi tutto il problema della burocrazia, giornate di lavoro perse dietro a pratiche e uffici pubblici. "Sicuramente è penalizzante per gli imprenditori l’eccessiva burocrazia, insieme al ritardo dei pagamenti da parte della clientela, così come forme sempre più diffuse di concorrenza sleale", aggiunge Mascagni. I dati delle imprese amministrate da Cna Valdarno registrano un calo di produzione, ordinativi e fatturato, mentre tiene l'occupazione.
"Su quest'ultimo dato – spiega il presidente di Cna Valdarno – pesa la decontribuzione sulle assunzioni a tempo indeterminato. Anche se questo dispositivo, che nel 2015 prevedeva l’esonero al 100 per cento su un limite massimo di 8.060 euro, dal primo gennaio scorso vede l’esonero ridotto al 40 per cento con un tetto abbassato a 3.250 euro".
"I sondaggi – aggiunge Mascagni – ci danno come la vallata più ricca della provincia di Arezzo, con un reddito pro capite medio dei cittadini di 18.993 euro: incide il sistema produttivo della vallata, il cui asse portante è l'artigianato. E su questo fronte ci battiamo per consolidare i rapporti di filiera tra grandi aziende e brand e piccole aziende artigianali di subfornitura attraverso azioni di formazione e promozione, puntando su un sistema integrato nel nome del made in Italy. Sul fronte dell'accesso al credito, abbiamo attivato azioni per migliorare il rapporto tra banca e impresa e cogliere le opportunità offerte dai bandi aperti per le piccole e medie imprese".