Tommaso Pierazzi, M5S, candidato alle elezioni regionali.
“In Toscana ci sono 57mila famiglie povere e da quando governa la destra è aumentata disuguaglianze e precarietà. Per questo tra i 23 punti fatti sottoscrivere al candidato Eugenio Giani c’è l’impegno per la prossima Giunta Toscana di prevedere interventi integrativi rispetto a quelli, insufficienti, previsti sul piano nazionale, al fine di garantire un reale sostegno ai cittadini toscani in difficoltà. In Toscana 57mila famiglie vivono in povertà assoluta, con un’incidenza del 5,5% tra quelle con minori. Con la cancellazione del Reddito di cittadinanza, sostituito da un Assegno di Inclusione che ha tagliato fuori metà dei beneficiari (-51,4%), questo governo ha lasciato indietro le persone più fragili. Oggi il 12% delle famiglie toscane non sarebbe in grado di affrontare una spesa imprevista di appena 800 euro, e anche nella nostra regione dilaga il fenomeno dei working poor: persone occupate la cui retribuzione è così bassa da non consentire loro di soddisfare i bisogni primari”.
“In provincia di Arezzo, al settembre 2025, i beneficiari dell’assegno di inclusione erano quasi 3.000 e il nostro obiettivo sarà rimediare ai vuoti che questo sostegno nazionale non ha saputo colmare e che si è già dimostrato fallimentare nell’affrontare la crisi sociale in corso. Su un bilancio regionale di 13 miliardi, destinare almeno lo 0,1% alla dignità dei toscani è il minimo per una regione che fa della solidarietà un valore cardine. La misura sarà collegata a percorsi di formazione, inclusione sociale: un vero salvagente e percorso di reinserimento per chi perde l’occupazione e si ritrova senza una rete di protezione adeguata”.
“Inoltre tra i 23 punti c’è anche il progetto di Vita Indipendente per le persone disabili. bisogna estendere e stabilizzare, tramite un’apposita legge, gli interventi a favore delle persone con disabilità, garantendone l’universalità e la continuità, con risorse erogate in forma diretta e non a rimborso, per assicurare piena autonomia decisionale ai beneficiari, nel rispetto del diritto all’autodeterminazione, alla libertà di scelta e alla dignità della vita quotidiana. Particolare attenzione va dedicata al co-housing sociale per le persone anziane,
modello verificato per il rallentamento del passaggio dall’autosufficienza alla non autosufficienza”.