26, Novembre, 2024

Meningite, calano ancora le prenotazioni per i vaccini. La Asl Toscana Centro: “Copertura insoddisfacente”

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A fronte di un costante calo della richiesta di vaccinazioni contro il meningococco C, gli operatori della sanità pubblica della Asl richiamano i cittadini con un appello: “Vaccinatevi perché solo così si potrà ridurre la circolazione del batterio”. A fine 2015 la copertura era al 50%, mentre l’obiettivo sarebbe di arrivare al 90%

Una copertura vaccinale definita "insoddisfacente", e un numero di richieste di appuntamenti per i vaccini in costante calo. Per questo la Asl Toscana Centro (alla quale appartiene il Valdarno fiorentino) oggi affida a una nota l'appello ai cittadini, in particolare proprio quelli delle province di Firenze, Prato e Pistoia, affinché effettuino la vaccinazione. 

"I livelli di copertura vaccinale raggiunti finora nelle fasce di età più importanti per la trasmissione sono insoddisfacenti e certamente al di sotto dei livelli necessari per ottenere la riduzione della circolazione del batterio e quindi ridurre i portatori", si legge nella nota della Asl Toscana Centro. Per i sanitari l'obiettivo da raggiungere è una copertura vicina al 90%, ma a fine 2015 a livello regionale si è superato di poco il 50%. "E' necessario dunque impegnarsi, ed è un dovere civico", sostengono i sanitari. L’età cruciale per raggiungere coperture efficaci è quella degli adolescenti tra 11 e 20 anni.

“Per spegnere la recrudescenza di meningite registrata nell’ultimo anno – spiega ancora la Asl – è fondamentale che i genitori degli adolescenti comprendano il valore della protezione in questa fascia di età e accettino la vaccinazione più di quanto hanno fatto finora”. L'appello lanciato dai sanitari punta dunque ad aumentare la vaccinazione contro la meningite di tipo C nella fascia di età 11-20 anni, per ridurre anche il numero di portatori e contrastare quindi l’aumento di casi registrati in Toscana.

L'azienda sanitaria si è organizzata con un numero cospicuo di sedi vaccinali aperte in tutta la AUSL Toscana Centro, con assistenti sanitari e medici del territorio e dell’ospedale, oltre alla collaborazione di medici e pediatri di famiglia, impegnati per rispondere in tempi rapidi alle richieste di vaccinazioni, anche nei comuni del Valdarno fiorentino. "Ma la spinta alla vaccinazione sembra data più dal timore che dalla consapevolezza dell’importanza di vaccinarsi, soprattutto se si è giovani – commentano i sanitari – invece vaccinarsi è importante per salvaguardare la propria salute e quella degli altri: l’impatto del vaccino è infatti sia diretto, con la protezione individuale dalla malattia; sia indiretto, con la riduzione dei portatori asintomatici e quindi con la riduzione generale della circolazione del batterio". 

La Asl cita quello che viene definito il caso inglese”, a testimonianza dell'efficacia del vaccino. "L’esperienza più nota è quella che si verificò alla fine degli anni ’90 nel Regno Unito. L’incidenza di meningite meningococcica passò in pochi anni da 2,8 a 5,3 casi per 100mila abitanti. La maggior parte dei casi era dovuta ad un ceppo particolarmente virulento del sierogruppo C. Il vaccino fu subito utilizzato per un programma di vaccinazione di massa, destinata a tutta la popolazione di Inghilterra e Galles fra 4 mesi e 17 anni di età: in tutto 12 milioni di bambini ed adolescenti. La campagna iniziò con la vaccinazione di adolescenti fra i 15 e 17 anni, e poi via via interessò il resto della popolazione bersaglio. L’impatto di questa campagna straordinaria di vaccinazione ha fatto storia: almeno l’85% dei ragazzi fra i 5 e i 17 anni furono velocemente vaccinati e la copertura vaccinale di routine nei nuovi nati raggiunse presto livelli del 90%. L’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia fu stimata fra l’83% e il 100% nei diversi gruppi di età. Ma l’evidenza più importante raccolta all’epoca fu la capacità del vaccino di prevenire lo stato di portatore, stimata intorno al 75%".

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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