Nonostante il grande gesto dei genitori gli organi della piccola non potranno aiutare nessuno. Sul fronte delle indagini, l’atto della Procura è praticamente dovuto. Richiesta l’autopsia
Gli organi della piccola Sofia non potranno aiutare nessuno. Non è stato trovato un ricevente compatibile. Rimane comunque grande il gesto della famiglia della piccola di 18 mesi morta al Meyer di Firenze, dopo tre gorni di terapia intensiva, un intervento chirurgico e altre cure, in seguito alla scomparsa e al ritrovamento nel canalone vicino al ponte di Macereto, a Reggello, domenica mattina. L'ipotermia non le ha lasciato scampo.
Intanto la Procura della repubblica di Firenze, atto dovuto in simili situazioni, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Non ci sono indagati. Richiesta anche l'autopsia.
Non è stata ancora sentita la nonna che si trova ricoverata all'ospedale.
L'assessore regionale al diritto alla salute, Stefania Saccardi, ha rivolto parole di conforto alla famiglia e di apprezzamento per il lavoro fatto al personale dell'ospedale pediatrico Meyer e agli uomini dei soccorsi.
"Voglio esprimere il mio cordoglio e la mia vicinanza ai genitori della piccola Sofia per la grande tragedia che li ha colpiti. Pur in questo enorme dolore, i genitori hanno scelto di donare gli organi della loro figlia, e li ringrazio per questo gesto di grande generosità. Altrettanta generosità ha dimostrato il personale sanitario del Meyer, che con abnegazione e dedizione per tre giorni ha fatto il possibile e anche l'impossibile per strappare la piccola alla morte. A loro, e anche allo staff del 118 e dell'elisoccorso Pegaso, va il mio grazie e il mio grande apprezzamento".