“Ospedale del Valdarno a rischio blocco dell’attività programmata”, denuncia il capogruppo regionale Stefano Mugnai (FI): “Sono i primi previsti frutti avvelenati della riforma Rossi. La coperta corta della sanità toscana non copre i bisogni dei cittadini”
"Si richiama e si dispone una importante riduzione dell’attività specialistica programmata di area medica e chirurgica a favore di una maggiore disponibilità di posti letto per i ricoveri urgenti. Nel caso il provvedimento non risultasse sufficiente, l’attività programmata verrà completamente bloccata".
E' una delle frasi contenute nella circolare datata 26 febbraio, firmata dal direttore dell’ospedale del Valdarno, Massimo Gialli, e diffusa oggi dal capogruppo regionale di Forza Italia Stefano Mugnai. Un dispositivo interno, indirizzato ai reparti di Chirurgia Urologia Ginecologia, Ostetricia, Ortopedia, Cardiologia e finito nelle mani di Mugnai, Vicepresidente della Commissione sanità.
Sul documento, l'esponente montevarchino di Forza Italia afferma: "E’ uno dei primi frutti avvelenati, del tutto previsti, della riforma della sanità toscana voluta da Rossi. Purtroppo non rimarrà l’unico. Alla Gruccia lo scenario di prospettiva è grave, perché se adesso si è ridotta la specialistica programmata, ciò che ci si riserva poi per il dopo è il blocco di tutta l’attività programmatica. Ciò implica anche il blocco delle chirurgie oncologiche, per dirne una".
"Chi ha in programma già fissato un intervento in caso di stop all’attività programmata dovrà attendere nuova convocazione. Questo è gravissimo. La sanità toscana è diventata una coperta troppo corta, e non copre i bisogni dei cittadini. Inutile tirarne i lembi ora di qua, ora di là: si va verso il progressivo collasso del sistema, con blocchi successivi di una o l’altra attività per tamponare le smagliature che via via lo lacerano".
Questa volta si tratta, nello specifico, di contenere il "disagio da maggior richiesta di posti letto per il ricovero", come recita l’oggetto della circolare. Nella quale si legge infatti: "Nel corso degli ultimi giorni il Pronto soccorso e l’Obi (osservazione breve, ndr), soprattutto in alcune fasce orarie, hanno riscontrato un picco di afflusso che ha comportato un aumentato fabbisogno di posti letto per ricoveri, soprattutto in area medica, con conseguenti notevoli disagi nella gestione dei pazienti. Si rende, pertanto, indispensabile aumentare la disponibilità di posti letto a disposizione dei pazienti […] evitando loro […] il disagio del ricovero in altre strutture dell’Azienda. Si raccomanda – si legge ancora nella circolare – di evitare appoggi, soprattutto in orario notturno quando non sono possibili accordi con i sanitari interessati".