“In Valdarno siamo veramente contenti perché i giovani rispondono in maniera veramente buona“. Si dice soddisfatto quindi il presidente di Avis Valdarno Daniele Giorgeschi riguardo l’affluenza di donatori di sangue e plasma nel 2024.
Secondo un ultimo bilancio, “i donatori delle quattro Avis valdarnesi sono qualcosa meno di 5.000 in tutto. Variano da Montevarchi con 1.500, San Giovanni con 1.100, 700 circa a Terranuova e 550 a Bucine. L’età media (dei donatori) è sui 40 anni, ma comunque abbiamo una buona quantità di giovani, tutti donatori effettivi. Abbiamo anche un buon numero di volontari che ci danno una mano per l’espletamento delle varie pratiche burocratiche e soprattutto nel rispondere alle chiamate dei donatori.”
Le donazioni rimangono tutt’oggi essenziali per rifornire ospedali e cliniche: al momento non è ancora possibile sintetizzare il sangue in laboratorio, pertanto ogni goccia donata ha sincere probabilità di salvare la vita a qualcuno. Il sangue donato inoltre non è solo utile per le trasfusioni, ma anche per la ricerca scientifica:
“L’ultima di cui abbiamo saputo è che nel nostro sangue ci sono dei marker che se riscontrati possono far diagnosticare precocemente il morbo di Alzheimer. Per tutto ciò che riguarda la medicina, il sangue è fondamentale. Donare dovrebbe essere un servizio civile.”
