È iniziato questa mattina il viaggio di una delegazione valdarnese diretta a Polistena, nella Piana di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria: un viaggio nato per dare continuità al progetto “Valdarno E!state Liberi!”, reso possibile dalla collaborazione tra Comuni valdarnesi, Libera Valdarno e Legambiente Valdarno Superiore. L’iniziativa appena iniziata ha ottenuto il supporto di ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.
La delegazione è composta da 15 persone tra cui sindaci, assessori e consiglieri comunali dei Comuni di Reggello, in quanto ente capofila, Rignano Sull’Arno, Figline e Incisa Valdarno, San Giovanni Valdarno, Cavriglia, Castelfranco Piandiscò, Terranuova Bracciolini e Bucine, insieme ai membri di Libera e Legambiente.
La missione, che si svolge dal 14 al 17 novembre, mira a siglare un patto di amicizia con i Comuni di Polistena e Cinquefrondi, fortemente impegnati contro la criminalità organizzata. La delegazione valdarnese sarà ospite tre giorni presso alcuni beni confiscati alla ‘ndrangheta, oggi gestiti dalla cooperativa Valle del Marro, e si relazionerà con i rappresentanti locali e cooperative sociali.
Durante il soggiorno, sono previsti incontri con famiglie di vittime innocenti delle mafie e con il Dott. Giuseppe Creazzo, già Procuratore Capo di Firenze e oggi tornato ad operare in Calabria.
“Desidero ringraziare il Coordinamento del Valdarno di Libera e tutte le Amministrazioni comunali che da anni sostengono con forza e impegno questo importante progetto, condividendone i valori e l’obiettivo di offrire ai nostri giovani un’esperienza reale e formativa – dichiara Piero Giunti, Sindaco di Reggello – Attraverso i campi di E!state Liberi!, vogliamo far comprendere loro l’impatto del controllo mafioso sul territorio, offrendo l’opportunità di conoscere da vicino la mentalità mafiosa della ‘ndrangheta, una realtà purtroppo presente anche nella nostra Regione. Questo progetto, inoltre, coinvolge un gruppo di giovani adulti del nostro territorio che, con grande dedizione, hanno accompagnato i ragazzi nelle esperienze dei campi di E!state Liberi!, contribuendo alla loro crescita civica e alla loro consapevolezza.”
“Nel corso del 2024, insieme alle amministrazioni comunali valdarnesi, ci siamo mossi per dare continuità e un impulso nuovo a questo progetto, cercando di gettare le basi per un possibile gemellaggio con alcuni comuni delle aree dove il fenomeno mafioso è fortemente radicato, per uno scambio culturale e di educazione civica che coinvolga i giovani dei reciproci territori – riferisce Pierluigi Ermini del Coordinamento Valdarno di Libera – Nel mese di febbraio il Coordinamento del Valdarno di Libera e la sezione del Valdarno Superiore di Legambiente hanno svolto un campo rivolto agli adulti nel comune di Polistena, situato nella piana di Gioia Tauro, nella zona dove l’ndrangheta nel corso degli anni ’70 ha vissuto un suo forte mutamento interno, che l’ha trasformata nell’organizzazione criminale più potente al mondo. Tutti noi sappiamo come oggi la ‘ndrangheta sia fortemente presente anche nei nostri territori e l’idea di conoscerla da vicino, di capire come si è sviluppata e oggi agisca in tutta Italia e in varie parti del mondo è necessario per cercare anche di combatterla come società civile”.
“I circoli di Legambiente calabresi – riferisce Sergio Serges, Presidente del Circolo Legambiente Valdarno Superiore – ci accoglieranno per condividere le loro esperienze e approfondire la loro realtà, caratterizzata da interventi contro le ecomafie, in particolare le problematiche legate ai rifiuti. Un grave problema è la cementificazione, con il ciclo del cemento che rappresenta il 40% degli ecoreati. È fondamentale anche il tema della bellezza, opponendosi alle agromafie, come dimostra l’attività della cooperativa Valle del Marro, e la gestione del Parco dell’Aspromonte. La reciprocità tra le giovani generazioni è essenziale: i giovani valdarnesi e calabresi devono conoscere le esperienze toscane, comprese quelle negative come il processo Keu, che riguarda inquinamento ambientale, traffico di rifiuti pericolosi e associazione a delinquere aggravata dall’agevolazione mafiose”.
Il progetto “Valdarno E!state Liberi!”, che negli ultimi tre anni ha permesso a più di 100 giovani valdarnesi di frequentare i campi estivi nei beni confiscati alle mafie, ha lo scopo di sensibilizzare su giustizia sociale e legalità, favorendo gli scambi culturali tra i giovani valdarnesi, che possono conoscere da vicino le conseguenze del controllo mafioso, e i giovani calabresi, invitati in Valdarno per scoprire le esperienze sociali locali.