Sanità: con i fondi Pnrr si apre la fase 2 con cantieri aperti nell’area provinciale Aretina. Valdarno compreso: ne beneficeranno l’Ospedale della Gruccia, e i territori San Giovanni, Terranuova e Cavriglia.
In tutto vedranno la realizzazione quasi 15mila metri quadrati di nuove strutture sanitarie, corrispondenti alle dimensioni di due campi da calcio, 7 case della comunità, 3 ospedali di comunità, 3 Cot e lavori negli ospedali di Bibbiena, Montevarchi e di Arezzo per un totale di 19 interventi e un investimento di oltre 50 milioni di euro. Entro il 31 dicembre 2025 saranno consegnati alla cittadinanza nuove strutture e servizi per rispondere in maniera più integrata ai bisogni di salute della popolazione.
Saranno aperte 7 case di comunità di cui due in Valdarno, a San Giovanni e a Terranuova, per un importo complessivo di 11,8 milioni di euro. Le case della comunità promuoveranno un modello di intervento integrato e multidisciplinare e sono strutture alle quali i cittadini potranno accedere per bisogni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria. Tre gli ospedali di Comunità che saranno realizzati di cui uno a Cavriglia per assolvere ai bisogni assistenziali di persone a rischio di non autosufficienza, con patologie croniche durante i periodi di riacutizzazione e in fase di pre-ospedalizzazione o di recupero successivo al momento acuto ospedaliero.
Ad aprire la conferenza stampa, tenutasi al San Donato di Arezzo, è stato il direttore generale dell’Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso, che ha posto l’accento sulle opere che sono state già consegnate alla cittadinanza: “Ad oggi abbiamo già in funzione le Centrali operative territoriali COT della Valdichiana, del Valdarno e di Arezzo per un importo complessivo di 700mila euro. Le COT per il territorio hanno una funzione strategica perché il loro compito è quello di prendere in carico i cittadini e le cittadine che, uscendo dagli ospedali, hanno bisogno di continuità di assistenza sul territorio. È un chiaro segnale di una sanità di prossimità sempre più attenta ai bisogni di salute complessi e siamo orgogliosi di essere partecipi di questo storico cambiamento”.
All’ospedale del Valdarno sono terminati i lavori di ampliamento del pronto soccorso esistente che accoglierà spazi dedicati a sale visita, una sala terapia e locali accessori.
In termini di investimento, la direttrice amministrativa dell’Asl Toscana sud est, Antonella Valeri, ha sottolineato il grande lavoro che Regione e Azienda hanno fatto per cofinanziare alcuni interventi: “Oltre ai 50 milioni di Pnrr, abbiamo investito oltre 2 milioni di euro di fondi aziendali per la ristrutturazione della zona calda della medicina nucleare e per cofinanziare i lavori dei pronto soccorso di Arezzo e Montevarchi che, per la restante parte, sono stati invece finanziati dal DL 34, poi confluito nei fondi Pnrr. È stato un grande lavoro di squadra con l’obiettivo di restituire alle comunità un modello di sanità sempre più innovativo”.
A partire dalla fine del 2022, per un finanziamento di quasi 9 milioni di euro, sono state inoltre sostituite le grandi apparecchiature elettromedicali negli ospedali di Arezzo e della provincia.
Il direttore dei lavori pubblici dell’area provinciale Aretina, Andrea Casini, ha fornito alcuni dati tecnici sulle nuove opere: “Oltre a realizzare 14.800 metri quadrati di strutture, verranno ristrutturati 3.700 metri quadrati di superficie. Verranno realizzati 75 ambulatori e 60 nuovi posti letto grazie a case della comunità e ospedali di comunità e ogni costruzione realizzata con materiali a ridotto impatto ambientale, con particolare riguardo alla protezione e tutela della biodiversità come previsto dal regolamento DNSH (Do no significant harm) per non arrecare danni all’ambiente. I nuovi edifici che andremo a costruire, inoltre, saranno più performanti e moderni”.
L’assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini, ha infine espresso apprezzamento alla struttura tecnica dell’Asl Toscana sud est per l’impegno straordinario profuso nei progetti Pnrr: “Tutte le scadenze sono state rispettate a fronte dei cantieri e delle progettualità distribuite sull’ampio territorio dell’Azienda sud est e questo è un risultato significativo. Grazie a questi interventi potremo aumentare la risposta ai bisogni di salute della popolazione con una prospettiva rivolta al futuro, migliorare la qualità di cura e ridurre la pressione negli ospedali”.