Già più volte messo in dubbio, anche dal sindaco di Rignano Lorenzini, il futuro dell’Unione dei comuni del Valdarno e della Valdisieve sarà al centro di un Consiglio aperto convocato per il 26 gennaio. Ci sono comuni che sembrano già pronti alla fusione, e proprio Rignano guarderebbe con favore verso Pontassieve
Il 2016 potrebbe essere l'anno della definitiva chiusura dell'esperienza dell'Unione di Comuni di Valdarno e Valdisieve, per percorrere invece la strada delle fusioni. Il Valdarno fiorentino (dell'Unione fanno parte i due comuni di Rignano e Reggello) potrebbe insomma essere pronto a rimettere in discussione i propri confini.
Finora il dibattito si era acceso sulla stampa, con il sindaco di Rignano, Daniele Lorenzini, che si era associato alla presa di posizione della collega di Pontassieve. "L'Unione dei Comuni Valdarno Valdisieve deve essere superata, i servizi erogati dall'ente sono inferiori agli obiettivi che ci eravamo posti", aveva detto un paio di mesi fa a Valdarnopost.
E ora il dibattito si fa istituzionale: perché il 26 gennaio è convocato il Consiglio dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve in sessione straordinaria e in seduta pubblica, con un unico punto all’ordine del giorno: “Discussione sul futuro dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve”. La seduta si svolgerà alle 21 nella sala consiliare del Comune di Rufina.
Quell'Unione dei Comuni, nata nel 2010 riunendo sei comuni (solo Reggello sul versante valdarnese, insieme a San Godenzo, Londa, Rufina, Pelago e Pontassieve), si ampliò poco dopo con l'ingresso proprio del comune di Rignano, mentre Figline e Incisa già pensavano alla fusione. A distanza di alcuni anni, però, i sindaci iniziano ora a pensare che questo non sia il giusto strumento per gestire servizi migliorando la qualità e abbattendo i costi. Insomma, la strada da percorrere potrebbe essere proprio quella della fusione.
Con chi? Rignano non ha fatto segreto della collaborazione già avviata sotto molti aspetti con Pontassieve, ultimamente rafforzata da alcune gestioni associate. L'altro comune che potrebbe essere "papabile" per una fusione delle amministrazioni alle porte di Firenze sarebbe quello di Bagno a Ripoli, o addirittura di Fiesole, se proprio si puntasse ad allargare il confine verso l'area fiorentina. E Reggello? Più cauto da questo punto di vista, il sindaco Benucci non è per ora intervenuto pubblicamente sul tema. Chissà che non guardi con maggiore interesse verso il Pratomagno.